Sono 914 gli euro di aumento di spesa previsti nel 2019 in media per ogni famiglia italiana, secondo il Codacons. Ancora non abbiamo finito di mangiare il panettone di Natale, che puntuale come ogni anno è arrivato lo studio del Codacons con i numeri di quelli che saranno gli incrementi di spesa previsti per il nuovo anno per prezzi e tariffe, facendoci andare di traverso la fetta di panettone che avevamo ancora in bocca.
Anche nel 2019 infatti, tasse e aumenti rischiano di non lasciare respiro ai cittadini italiani in quanto a causa dell’aumento della pressione fiscale, mediamente più del 70% di una busta paga base, se ne andrà per pagare le tasse e compensare gli aumenti.
Le tariffe autostradali
Secondo l’associazione dei consumatori, per gli italiani il prossimo anno si aprirà da subito con gli aumenti delle tariffe autostradali decisi dal governo e stimabili in +45 euro a nucleo familiare, mentre le multe stradali dovrebbero salire del +2,2%, con un aumento di spesa di +6 euro a famiglia.
I prezzi al dettaglio
Inoltre sempre secondo il Codacons, se il tasso di inflazione dovesse mantenersi ai livelli attuali, per i prezzi dei beni al dettaglio si dovrà prevedere un aumento della spesa pari a +211 euro, mentre per i beni alimentari dovremo spendere 185 euro in più rispetto al 2018.
Luce, gas e benzina
Fortunatamente il crollo del petrolio registratosi negli ultimi mesi del 2018, farà sentire i suoi effetti benefici sulle tariffe di luce e gas nel primo trimestre del 2019, dopo quelli già registratisi in questi giorni sul costo dei carburanti e confermati dai dati elaborati dal Quotidiano Energia, secondo cui il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,511 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,495 a 1,542 euro/litro (no-logo a 1,502). Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,444 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,435 a 1,465 euro/litro (no-logo a 1,433).
Quanto al servito invece, per la benzina il prezzo medio praticato è di 1,649 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,631 a 1,759 euro/litro (no-logo a 1,552), mentre per il diesel la media è a 1,583 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie tra 1,583 a 1,684 euro/litro (no-logo a 1,481). Il costo del Gpl infine, va da 0,646 a 0,673 euro/litro (no-logo a 0,647).
Ma questa congiuntura positiva in merito al costo del petrolio avrà breve durata: “la festa per i consumatori durerà poco: gli analisti concordano su una rapida ascesa delle quotazioni petrolifere nel corso del prossimo anno, con effetti diretti sia sulle bollette energetiche (che cresceranno mediamente di 62 euro a famiglia) sia sui rifornimenti di carburante (+149 euro a nucleo) e con ripercussioni anche per i trasporti (aerei, treni, taxi, mezzi pubblici, traghetti, ecc.) per +67 euro a famiglia”.
Le tariffe Rc auto
Con il 2019 vi sarà poi dopo anni di stabilizzazione, anche un nuovo aumento per le tariffe Rc auto (+18 euro), con i prezzi delle polizze auto che già negli ultimi mesi del 2018 hanno fatto registrare dei leggeri incrementi. Aumenti legati in parte all’adozione della tariffa assicurativa unica nazionale prevista dalla legge di Bilancio. Attualmente le tariffe delle assicurazioni per i veicoli variano non solo da regione a regione ma anche da città in città, con costi di assicurazione mediamente più alti al centro-sud e più bassi al nord, ma con il varo di una tariffa unica presente nella legge di Bilancio si andrà a penalizzare gli automobilisti del Nord. Infatti secondo le proiezioni elaborate dal Sole24Ore, si può ipotizzare che i maggiori rincari si avranno a Bolzano, Aosta, Cuneo, Pordenone, Udine, Vercelli, Belluno, Verbania, Trento, Novara, Sondrio, Viterbo e Imperia, con un aumento massimo intorno al 40% a Bolzano per poi scendere fino a giungere a un aumento del 20% circa a Imperia.
Le conclusioni del Codacons
Dopo un’attenta analisi degli aumenti previsti per il prossimo anno, il Codacons è giunto alla conclusione che “La stangata media si aggirerà quindi attorno ai 914 euro a famiglia, ma potrebbe superare quota 3.400 euro nel caso in cui un nucleo, nel corso del 2019, acquisti un’automobile nuova, a causa dell’Ecotassa varata dal governo che colpirà pesantemente le vetture con emissioni dai 161 grammi/km di CO2 in su. La categoria più tartassata del 2019 sarà senza dubbio quella degli automobilisti, che oltre alla citata Ecotassa dovrà mettere in conto rincari per pedaggi, multe e carburanti”.