Buon compleanno Alberto Sordi: 100 anni da italiano

Alberto Sordi era nato a Trastevere il 15 giugno del 1920, apparve in 152 film

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Alberto Sordi il più grande attore di tutti i tempi domani 15 giugno avrebbe compiuto cento anni. Sul muro del rione Trastevere una targa che ricorda l’illustre romano il quale incarna da sempre l’italiano medio con tutti i suoi grandi difetti e le piccole virtù.

Alberto Sordi: biografia e inizio della carriera

Nato nel Rione trastevere in via Cosimato 7 il 15 giugno del 1920, figlio di uno strumentista e di una maestra passo l’infanzia a Valmontone frequentando già piccole recite in un teatrino di marionette. Nel 1937 tornato a Roma studio canto lirico fino a far parte del coro della Sistina. Anni dopo arrivarono i primi contratti da doppiatore prestando la voce a Oliver Hardy, dopo aver vinto un concorso della Metro Goldwin Mayer sempre nel 1937.

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La musica è sempre stata parte della sua vita, durante la guerra fino al servizio militare militò nella banda del reggimento di fanteria “Torino”, dall’iscrizione alla Siae come mandolinista negli anni ’50 fino alle musiche di “Fumo di Londra”. I primi successi arrivarono alla radio con personaggi rimasti storici come : Il compagnuccio della parrocchietta, Mario Pio, il Conte Claro.

Il suo spiccato accento romano ( che gli valse l’esclusione dall’accademia Filodrammatici) fù invece il punto di forza del suo successo. Su di lui scommise il produttore Vittorio De Sica con il film “Mamma mia che impressione” e successivamente con il coetaneo e amico Federico Fellini che lo scelse come protagonista de “Lo sceicco Bianco” del 1952.

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Sordi: un americano a Roma, film di gran successo

Da li ebbe inizio a una serie infinita di film di successo come “Un giorno in pretura“, “Piccola posta” e soprattutto “Un americano a Roma (1954) col bulletto Nando Moriconi. Da quel momento la sua carriera divenne frenetica al ritmo di anche 10 pellicole all’anno per un record di 152 apparizioni fino alla morte, il 24 febbraio del 2003.

Negli anni 50 e 60 Alberto Sordi da vita a personaggi comici e diventa uno dei maggiori colonnelli della commedia all’italiana. La svolta coincide però con un’interpretazione drammatica in uno dei film più importanti nella storia del cinema italiano: “La grande guerra” di Mario Monicelli, premiato alla Mostra di Venezia col Leone d’oro e avversato da schiere di moralisti e conservatori.

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Il 15 giugno del 2000 Francesco Rutelli l’allora Sindaco di Roma cedette per un giorno la sua fascia tricolore al grande Albertone. Alla morte il suo corpo venne imbalsamato e così lo salutarono, in un’interminabile processione di due giorni al Campidoglio, tutti i suoi concittadini; ai funerali solenni in San Giovanni in Laterano fu una folla di 250.000 persone ad accompagnarlo per l’ultima volta e sulla sua tomba sta scritta un battuta che lo ricorda “Marche del Grillo”: “Sor Marchese, è l’ora“.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura