Campania, da lunedì stop scuole infanzia

Per De Luca il governo non starebbe agendo tempestivamente. Urgono provvedimenti drastici e rigidi

A partire da lunedì, la Campania dice stop alle scuole dell’infanzia. Per De Luca, infatti, ci sarebbero forti ritardi nelle decisioni del governo, motivo per il quale il presidente della Regione ha deciso di intervenire tempestivamente.

Ha infatti detto a chiare lettere: “fortissimi ritardi delle decisioni del Governo fatte con la logica del mezzo mezzo che scontenta tutti e non risolve problemi“. E aggiunge: “C’è una sottovalutazione grave della pesantezza dell’epidemia oggi e quindi tempi di decisione incompatibili con la gravità dell’epidemia, sta perdendo tempo prezioso”.

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Per De Luca, la situazione della Campania è più grave adesso rispetto a marzo, e lo asserisce senza mezzi termini: “A marzo la punta più alta di ricoveri è stata di 622 ricoveri ospedalieri, già oggi abbiamo 1.300 ricoveri; a marzo avevamo 4mila positivi oggi 40mila, molti moltissimi asintomatici ma voglio chiarire che gli asintomatici contagiano. Per le intensive a marzo la punta massima di ricoveri è stata di 135 e già oggi abbiamo 164 ricoveri e il peggio deve ancora venire. Ci stiamo preparando a triplicare i posti di degenza e di terapia intensiva”.

Ed è proprio per questo che secondo De Luca nessuno deve permettersi di “immaginare misure mezze mezze, per il livello di gravità del contagio le uniche misure non solo serie ma efficaci sono misure di carattere nazionale“, dice in merito ad ipotesi di lockdown: “Il resto è tempo perso, ci sono Regioni nelle quali le percentuali sono enormemente superiori a Napoli. Nessuno dica oggi stupidaggini, le uniche misure sono di carattere nazionale, il resto sono cose intollerabili“.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.