Cancro seno e prostata: gli italiani trascurano la prevenzione

In Italia, oltre la metà di uomini e donne non eseguono i controlli e i test di diagnosi preventiva contro il cancro e altre patologie

Come risaputo nella lotta contro tumori e altri patologie, la prevenzione è fondamentale per riuscire a capire e a prendere in tempo l’insorgere di malattie gravi. Nonostante questa consapevolezza, l’Osservatorio Sanità di UniSalute ci rende dei dati a dir poco preoccupanti: neanche la metà degli Italiani, donne e uomini, effettua visite di controllo e di diagnosi preventiva. Lo studio di UniSalute, in collaborazione con Nomisma, rileva che in Italia si trascura di effettuare i test e gli screening per poter prevenire patologie come, ad esempio, il cancro al seno o alla prostata.

L’età indicativa per le diagnosi preventive è intorno ai 50 anni, anche se, a seconda di familiarità alla malattia, stile di vita e patologia stessa è consigliabile farsi visitare anche prima. Il campione dello studio dell’osservatorio riguardava 1200 fra italiani e italiane. Le donne si comportano un po’ meglio degli uomini: almeno il 50% è sensibile alla prevenzione e si reca dal ginecologo con regolarità. Invece solo poco più del 15% degli uomini campionati si è fatto visitare dall’andrologo nell’ultimo anno.

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Sempre secondo UniSalute, solo una donna su quattro partecipa alle campagne di prevenzione contro il tumore al seno, il 29% effettua la diagnosi tramite l’autopalpazione e la mammografia è fatta soltanto dal 44% delle donne fra i 45 e i 54 anni.

Per quanto riguarda i signori maschi, i dati non cambiano di molto; solo il 42% degli uomini fra i 55 e i 65 anni ha fatto il dosaggio del PSA, l’esame importante per la salute della prostata. Percentuale che negli uomini fra i 35 e i 45 anni scende al 27%.