Cashback di Stato: controlli e restrizioni, cosa cambia?

Controlli dal Ministero dell'economia per chi effettua operazioni anomale sul rimborso del Cashback

Il Cashback di Stato come sappiamo è un bonus previsto dal Governo per incentivare l’uso dei pagamenti elettronici e limitare i contanti. Il rimborso massimo previsto è di 150 euro nell’arco di 6 mesi ma si può arrivare al premio finale di 1.500 euro per i primi 100mila cittadini che hanno effettuato più transizioni in un tempo specifico (6 mesi).

Cashback, più controlli

Sono arrivate segnalazioni da parte di commercianti di persone che usavano il cashback in modo inappropriato, ovvero sfruttavano dei trucchi per far risultare più acquisti di quanti ne facevano realmente, ed è per questo che il Ministero dell’Economia sta avviando nuovi controlli e strette per fermare l’uso anomalo del sistema.

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Il Governo vuole individuare chi ha abusato del sistema facendo il furbetto. PagoPa è la società che gestisce l’app IO e sta controllando tutti i pagamenti elettronici effettuati tutti nello stesso negozio nel breve tempo e dell’importo di pochi centesimi l’uno. Non esiste ancora una vera e propria sanzione al momento ma si prevede l’esclusione al Super Cashback per i cittadini fraudolenti.

Numero limitato di pagamenti

Inoltre sempre il Ministero dell’Economia sta pensando di avviare nuove restrizioni per i pagamenti. Attualmente è possibile effettuare pagamenti in modo illimitato indipendentemente dall’importo. Il Ministero dell’Economia potrebbe introdurre però un numero limitato di micro pagamenti validi per poter usufruire del cashback e di conseguenza anche il limite di un numero massimo di pagamenti possibili nell’arco di un giorno all’interno dello stesso negozio.

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Le restrizioni potrebbero riguardare le transazioni quotidiane anche per importi inferiori a 1 euro.

Furbetti del cashback, il trucchetto dei benzinai

Il trucchetto consiste nel fare il più alto numero di transazioni possibili. Famoso è il caso delle stazioni di servizio dei benzinai dove i “furbetti del cashback” quando il titolare va via, fanno benzina con un importo esiguo, di un euro e pochi centesimi, e subito dopo la stessa procedura con un altro distributore di benzina e così via. Un cliente ha addirittura effettuato pagamenti per 11 volte in 48 ore tutte con un importo che andava dai 17 ai 20 centesimi e ciò si verifica non solo nei distributori di benzina ma anche negli esercizi commerciali. In tutto i benzinai presi di mira sono circa 70.

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Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura