Checco Zalone, l’attore e sceneggiatore accusato di plagio per la trama di “Sole a Catinelle”

Checco

L’attore comico e sceneggiatore barese Checco Zalone, all’anagrafe Luca Medici, è stato accusato di plagio per la trama del suo terzo e ultimo film “Sole a Catinelle” (Taodue, 31 ottobre 2013), campione d’incassi italiano di tutti e tempi, dal giovanissimo scrittore ventiduenne Alex De Vietro, tarantino. Lo ha denunciato con un esposto alla procura della Repubblica di Taranto l’avvocato di quest’ultimo, Fabrizio Lamanna. De Vietro si è detto “fortemente danneggiato, in quanto privato della possibilità di riprodurre la sua opera ad altri soggetti”. Il manoscritto incriminato era stato depositato in data 13 giugno 2012 presso l’ufficio Siae.

Secondo l’accusa Zalone (nella foto con il piccolo Robert Dancs, che nel film interpreta suo figlio), avrebbe copiato almeno tre atti dell’opera del giovane: la scena in cui il protagonista – un padre in difficoltà economiche costretto ad onorare la promessa di un viaggio fatta al figlio di 10 anni per gli ottimi risultati scolastici – cerca gli annunci di lavoro su un giornale, la sua professione di venditore porta a porta e il divieto di accesso dei consulenti porta a porta.

Checco ha risposto su Facebook con la consueta, pungente ironia: “Quindi cari sceneggiatori, se scrivete una storia in cui il protagonista alla fine muore, sappiate che i diritti sono dei signori Marco, Matteo, Luca e Giovanni” (i nomi degli evangelisti).