Quando tutti sono concentrati sulla paura della terza ondata di Covid, Christine Lagarde si sofferma sulle conseguenze dei secondi lockdown vissuti in tutti i paesi, da dentro l’Europa a fuori. Il discorso di oggi alla commissione economica del Parlamento Europeo, è preparatorio all’incontro del G20 in Arabia Saudita, è una risposta quasi conferma al Fondo Monetario Internazionale e anche alle posizioni differenti sugli aiuti e i debiti causati dalla pandemia.
I dati riportati da Christine Lagarde in Commissione Europea
“Dopo un rimbalzo forte ma parziale e disomogeneo della crescita del Pil nel terzo trimestre, le ultime indagini e gli indicatori ad alta frequenza segnalano che l’attività economica dell’area dell’euro ha perso slancio nel quarto trimestre. La recrudescenza delle infezioni da Covid-19 sta pesando in particolare sull’attività del settore dei servizi, particolarmente vulnerabile alle misure di distanziamento sociale.“
Christine Lagarde conferma come dato il peggioramento del settore dei servizi e un indice della produzione manifatturiera migliorata a favore delle piccole e medie imprese.
Occupazione, sostenibilità ambientale e digitalizzazione: cosa conta di più?
I tre punti inseriti nel titolo sono i fronti su cui deve intervenire l’Europa con i fondi che verranno destinati ai paesi in difficoltà. Parliamo di Sure, Recovery Found e Mes su cui si è aperta una nuova battaglia che rischia di ridisegnare completamente l’assetto europeo.
David Sassoli, nei giorni scorsi, aveva lanciato questa provocazione con un Tweet:
“L’Europa cancelli i debiti dei governi dovuti alla pandemia, non è accettabile che ricadano su cittadini e sulle generazioni future. Si abbia la capacità di scelte forti e coraggiose“.
La risposta ufficiale di Christine Lagarde è stata sollecitata dall’eurodeputato della Lega Marco Zanni. Secondo la numero uno della BCE, la cancellazione del debito è una direzione sbagliata che va contro i trattati. La concentrazione deve essere sul Pacchetto Next Generation Eu che “deve diventare operativo senza indugio”.
Si punta sulla Next Generation
Per Lagarde sono priorità assoluta la sostenibilità ambientale, la digitalizzazione e le politiche fiscali sostenute con risorse aggiuntive.
Anche l’occupazione è importante ma il sostegno dato finora attraverso politiche, leggi e fondi, si inquadravano in una crisi di tipo tradizionale. La Pandemia ha riscritto una nuova povertà in Europa con aziende che non possono aprire, lavoratori che non possono uscire di casa e consumatori che “resteranno molto cauti in un ambiente altamente incerto, dato che le ramificazioni della pandemia stanno minacciando l’occupazione e le prospettive del reddito”.