Il pollo andato a male è uno dei cibi che causa il più alto tasso di intossicazioni alimentari. Ecco come accorgersi tempestivamente se il nostro pollo ha qualcosa che non va.
Controllare la scadenza
La data di scadenza è un buon indicatore per capire se il nostro pollo è andato a male. Se la data è passata da 1 o 2 giorni, tuttavia, il pollo è ancora consumabile, ma cerchiamo di non andare oltre questa data.
Odorate il pollo e controllate il colore
Se il vostro pollo ha un colore grigio o giallino, la pelle sembra essersi assottigliata e presenta parti più scure, il vostro pollo è andato a male. Amche dopo la cottura se la colorazione è spenta anziché avere una colorazione che va sul bianco, il pollo andato a male.
Anche l’odore pungente può essere un indicatore: il pollo crudo, se fresco, non ha alcun odore.
Tocca il pollo e controlla che non sia viscido
Questo test è molto più difficile del colore e odore poichè di solito il pollo ha una patina viscida. Se questa sensazione di viscido resta anche dopo aver risciacquato la carne sotto l’acqua corrente, è molto probabile che sia andato a male. Se il pollo risulta appiccicoso, è quasi sicuramente avariato.
Se c’è uno strato spesso di ghiaccio attorno al pollo non è più buono
Se c’è uno spesso strato di ghiaccio attorno al pollo, non va molto bene, poichè la conservazione non è avvenuta bene, inoltre se vedete le bruciature da congelatore il pollo sarà molto meno piacevole al gusto.
E per il pollo cotto?
Il pollo cotto dura fino a 4 giorni in frigorifero. Se il vostro pollo inizia ad assumere delle colorazioni che virano verso il giallo o il grigio, vuol dire che è andato a male. Controlla che non ci siano muffe, e che non emani cattivo odore come di rangido.












