Il premier Conte ha dichiarato “la strategia per seconda ondata non prevede il lockdown“.
Con questo il Premier non vuole intendere che la seconda ondata sia meno pericolosa ma che: “dobbiamo affrontarla con una strategia diversa, nuova, che non prevede più il lockdown, più mirata, rispettando le regole del distanziamento e auto-proteggendosi“. Così ha dichiarato al festival di Limes.
Ha poi rassicurato sul fronte vaccini, asserendo che l’Unione Europea sarà in grado di garantirsi dosi per: “alcune centinaia di milioni”.
Secondo il Premier, infatti “è stato un investimento ad ampio spettro, alcuni gruppi prospettano esiti per fine novembre o dicembre, potremmo avere molto presto 200 o 300 milioni di vaccini. Saremo in grado di inondare i nostri sistemi di vaccini e ci siamo premurati di procurarli anche per i Paesi con le economie più fragili”.
Non sono poi mancate alcune parole di vicinanza nei confronti dei cittadini: “Siamo tutti preoccupati, perché questa seconda ondata sta stressando i sistemi sanitari e anche le economie e i tessuti sociali. I nostri cittadini sono stanchi, vengono già da una prova durissima“.
Niente lockdown, quindi. Ma, stando alle parole del Premier, una diversa strategia consistente (forse) in mini-lockdown a zone, come quelli già messi in atto nei giorni scorsi.