Conte: “No al lockdown, bisogna cambiare strategia”

Il Premier sostiene sia il momento di arginare l'epidemia con strategie più mirate. "I cittadini sono stanchi", osserva. "Vengono già da una prova durissima"

Il premier Conte ha dichiarato “la strategia per seconda ondata non prevede il lockdown“.

Con questo il Premier non vuole intendere che la seconda ondata sia meno pericolosa ma che: “dobbiamo affrontarla con una strategia diversa, nuova, che non prevede più il lockdown, più mirata, rispettando le regole del distanziamento e auto-proteggendosi“. Così ha dichiarato al festival di Limes.

Ha poi rassicurato sul fronte vaccini, asserendo che l’Unione Europea sarà in grado di garantirsi dosi per: “alcune centinaia di milioni”.

Secondo il Premier, infatti “è stato un investimento ad ampio spettro, alcuni gruppi prospettano esiti per fine novembre o dicembre, potremmo avere molto presto 200 o 300 milioni di vaccini. Saremo in grado di inondare i nostri sistemi di vaccini e ci siamo premurati di procurarli anche per i Paesi con le economie più fragili”.

Non sono poi mancate alcune parole di vicinanza nei confronti dei cittadini: “Siamo tutti preoccupati, perché questa seconda ondata sta stressando i sistemi sanitari e anche le economie e i tessuti sociali. I nostri cittadini sono stanchi, vengono già da una prova durissima“.

Niente lockdown, quindi. Ma, stando alle parole del Premier, una diversa strategia consistente (forse) in mini-lockdown a zone, come quelli già messi in atto nei giorni scorsi.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.