Mentre l’Inghilterra continua a restringere sempre di più le misure di contenimento per arginare i contagi, anche l’Olanda ed il Galles, che si sono ritrovate investite in pieno dall’ondata, stanno attuando tutte le cautele necessarie.
Sono 443.000 i casi di questa settimana, contro i 336.500 della scorsa. Un cittadino ogni 130 è positivo. Da oggi pomeriggio, in Galles, entra in vigore un lockdown parziale che durerà per 17 giorni: dalle 18 tutti a casa (salvo eccezioni di tipo emergenziale o lavorative) e bar e pub saranno chiusi, così come ristoranti, alberghi e negozi.
Lanciato in Scozia un sistema di allarme su 5 livelli.
Intanto, Bruxelles e la Valonia sono le regioni più colpite, sfondato il tetto dei 10.000 casi al giorno. Il ministro della sanità Frank Vanderbroucke ha affermato che aumenterà i posti letto di 2.300 unità per far fronte all’emergenza.
Coprifuoco anche per il Lussemburgo, che, per evitare e limitare gli assembramenti, ha vietato ai cittadini di uscire di casa dalle 23 alle 6 del mattino.
In Francia, il direttore generale degli ospedali, Martin Hirsch, lancia un allarme ritenendo possibile che “la seconda ondata sarà peggio della precedente”.