Covid-19, il punto della settimana sulla pandemia

Iss, dal 9 al 15 dicembre sono stati registrati 174.652 nuovi casi di Covid e 719 morti. Le vittime sono in crescita del 4,8%, mentre i casi di positività sono in calo (-21%)

Come ogni venerdì, l’Istituto superiore di Sanità diffonde il bollettino settimanale sulla situazione del Covid-19 in Italia: sono 174.652 i nuovi contagi da Coronavirus e altri 719 morti.

In calo i contagi, aumento dei decessi. Calano i tamponi

In calo i nuovi contagi (-21%) rispetto alla settmana precedente ma sono in netto aumento i decessi: +48%. I tamponi sono scesi ancora, rispetto al bollettino scorso (-13%) e cala anche il tasso di positività del virus che si fissa al 16%, con una variazione di -1,6% rispetto a 7 giorni fa.

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I dati però potrebbero subire variazioni, perché qualche problema arriva dalle regioni: la Basilicata comunica che  “il dato relativo al numero dei ‘Casi in isolamento domiciliare’ e ai ‘Guariti’ è in corso di revisione”; la Regione Campania segnala che “a seguito delle verifiche odierne, si evince che i due decessi registrati oggi, risalgono ai giorni 03/12 e 10 12/2022”; la Regione Emilia-Romagna spiega che “è stato eliminato 1 caso, comunicato nei giorni precedenti, in quanto giudicato non caso COVID-19”; la Regione Umbria comunica che “2 dei ricoveri non UTI appartengono ai codici disciplina di Ostetricia & Ginecologia e Pediatria; 114 dei ricoveri non UTI appartengono ad altri codici disciplina di cui 46 in discipline post-acuto, riabilitative (cod. 60, 28, 56, 75)”.

Ma evidentemente, le oscillazioni con questi numeri non dovrebbero spostare di molto la fotografia consegnata oggi sul Covid 19.

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Palù, Aifa: del covid non ci libereremo mai

E per Giorgio Palù, presidente di Aifa, Il Covid non è più una pandemia e neppure un’endemia. – spiega in una intervista al Corsera – Parliamo di un virus che in questa fase mantiene una circolazione diffusa nella popolazione di vaste aree del globo come quello di Dengue e Hiv. Non ce ne libereremo mai. Continuerà ad essere presente con picchi nella stagione invernale assieme agli altri virus respiratori”.

“La letalità di Covid su stima globale è ora dello 0,045% rispetto all’1-2% di quando ha esordito nel nostro Paese. – ha continuato poi lo scienziato – Quindi meno letale dell’influenza che questa settimana, assieme ad altre infezioni respiratorie, ha un’incidenza 5 volte superiore al Covid, colpisce 16 adulti e 56-60 bambini sotto i 5 anni ogni mille abitanti. Su 100 casi, circa la metà sono dovuti al ceppo influenzale di tipo A, il 10% a Sars Cov 2 e il 30-40% ad altri virus stagionali“, ha aggiunto.

Vaccini e mascherine? Sono imprescindibili,

Ma sui vaccini, Palù però è molto risoluto: “Il vaccino continua ad essere fondamentale per proteggere le categorie a rischio, se non ci fosse stato non saremmo qui a parlarne. – ha commentato –  È dimostrato che il vaccino se non difende in modo completo dall’infezione, è uno scudo all’80-90% contro la malattia grave. Gli over 60 e i fragili devono fare la quarta dose, gli immunodepressi anche la quinta. Ricordo che ci sono ancora 6-7 milioni di italiani non vaccinati”.

E il presidente dell’Aifa non ha dubbi neanche sull’uso delle mascherine che vanno “certamente utilizzate in luoghi affollati, mezzi pubblici, ambienti di ricovero e cura. Non solo per esigenze di sanità pubblica, ma soprattutto per assolvere a un dovere sociale e etico. Proteggere i più deboli“.