CronacaCovid-19, la Cina minaccia ritorsioni contro l'Europa

Covid-19, la Cina minaccia ritorsioni contro l’Europa

Il colosso non accetta il fallimento della campagna vaccinale

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Pechino non ci sta. Xi Jinping non accetta che l’Unione Europea imponga i tamponi per chi arriva dalla Cina. Non tutti i paesi hanno sottoscritto l’obbligo, certo, ma basta che ad applicare la regola siano una dozzina di stati per fare infuriare il Paese orientale, che minaccia ritorsioni.

Non è certamente un’imposizione fine a se stessa quella adottata dall’occidente, ma una decisione che mira a proteggere la salute dei propri connazionali dopo quasi tre anni di dure restrizioni. L’Europa ha tuttavia offerto alla Cina i vaccini europei, prontamente rifiutati.

Non servono a niente gli undici mila morti al giorno per fare ricapitolare la superpotenza, che guarda l’occidente con superiorità e diffidenza. Per un paese che punta a farsi strada per la sua supremazia e capacità tecnologiche avanzate sarebbe proprio una caduta di stile rinunciare al Coronovac e al Sinopharm, messi a punto dagli scienziati cinesi, in favore dei vaccini europei.

Di fatto la campagna vaccinale cinese è stata un fallimento, al punto che hanno fatto eco in ambito internazionale le proteste in strada da parte della popolazione, che si è ribellata alle misure anti Covid, per niente efficaci. Non a caso una bella fetta degli studenti cinesi (che sono 291 milioni) si è data appuntamento nelle principali piazze e Università del Paese dando luogo ad importanti manifestazioni di protesta.

Tuttavia, il Professor Mantovani, uno dei più importanti scienziati nel campo medico rassicura gli italiani in un’intervista del giornalista Michele Bocci. Secondo l’immunologo, grazie alle dosi dei vaccini le nuove varianti non presentano un pericolo in Italia.