Alla conferenza stampa di fine anno il premier Conte scongiura l’aumento dell’Iva e scommette su una “crescita robusta”, nonostante le restrizioni dovute all’accordo con la Commissione europea.
La crescita economica non è un problema secondo il premier Conte, ci sarà e sarà robusta, nonostante le restrizioni dovute all’accordo con la Ue che ha portato al definitivo decollo della manovra economica. “Abbiamo dovuto rivedere la crescita all’1% perché ci siamo accodati” agli organismi internazionali”, ha affermato Conte “ma ciò non significa che siamo rassegnati a una crescita bassa”.
Il governo si gioca tutto sulla crescita economica
La manovra economica, fortemente voluta da entrambe le forze politiche che costituiscono la maggioranza di governo , è basata sulla previsione di una forte crescita economica, che dopo la revisione al ribasso dovuta all’accordo con la UE per cui il deficit è sceso dal 2,4% al 2,04% del Pil, è stimata all’1%. A fronte di una spesa pubblica molto consistente è necessario che vi sia una crescita economica altrettanto consistente, se la manovra di bilancio 2019 non dovesse produrre gli effetti stimati, per il governo diventerà difficile porre rimedio. Storicamente i governi che si sono susseguiti alla guida dell’Italia hanno sempre avuto una notevole tendenza a “pompare” le stime sulla crescita.
Questa volta, tuttavia, la storia dovrebbe essere smentita, tutto fa pensare, infatti, a una previsione della crescita, per i prossimi anni, sufficientemente realistica, grazie anche alla complicità e alle pressioni della UE. Alla conferenza stampa di fine anno il premier Conte ha rassicurato: “I fondamentali dell’economia italiana sono solidissimi, certo abbiamo un debito che incute un certo timore, ma è sotto controllo e non così spaventoso, siamo la settima economia del Mondo e abbiamo un forte risparmio privato”. Le parole del premier Conte esprimono un concetto veritiero, tuttavia ciò è rassicurante in modo limitato, un debito pubblico alle stelle è sempre un fattore di rischio e una crescita economica che non rispetti le aspettative potrebbe rivelarsi dannosa e compromettere l’intero sistema economico.
Il presidente del Consiglio ha anche scongiurato l’aumento dell’Iva
“L’aumento dell’Iva nel 2020 e 2021? “Non vorrei che fosse trascurato il fatto che in pochi mesi abbiamo dovuto recuperare 12,5 miliardi per neutralizzare l’incremento dell’Iva. Continueremo nel 2020 e 2021 con questa modalità e ci impegniamo a impedire l’incremento dell’Iva”. Già nella giornata di ieri, il ministro Tria aveva parlato delle clausole Iva dando la “conferma” della piena neutralizzazione degli aumenti Iva per 12, 4 miliardi, previsti dall’ultima legge di bilancio del governo Gentiloni per il 2019.