Per l’esperto è necessario un lockdown di 4 settimane per permettere una vaccinazione in serenità . Andrea Crisanti, ha spiegato che il virus, circolando, “muta velocemente”, questo significa che più gente è in giro, e più il virus circola, mutando. La mutazione del virus potrebbe, in linea teorica, comportare l’inefficacia del vaccino.
“Più il virus si trasmette, più genera mutazioni. Si realizza la possibilità che alcune mutazioni siano resistenti al vaccino. Idealmente, bisognerebbe fare un lockdown, abbassare la trasmissione e vaccinare più gente possibile“, ha affermato Crisanti.
L’Italia ha già avviato a vaccinazione da 20 giorni, e sono ancora tantissimi gli italiani da vaccinare.
“Vedo un problema di comprensione biologica: bisognerebbe abbattere la trasmissione, non è mai accaduto nella storia che si vaccini mentre c’è trasmissione. Bisogna ridurre i numeri dei positivi, è l’unico modo per evitare che si generino varianti resistenti. Serve un lockdown di 2 mesi? Basterebbe un reset di 3-4 settimane e vaccinare più persone possibili“, ha affermato l’esperto.
In effetti, anche altri esperti hanno suggerito un lockdown di 4 settimane nei giorni passati. Problema biologico della mutabilità del video a parte, un altro problema fondamentale è infatti rappresentato dal rischio di sovraccarico delle stutture ospedaliere, provocato dagli accessi incontrollati nei prontosocorso e negli ospedai, cosa che non è affatto auspicabile con una campagna vaccinale in corso.