Cuore stampato in 3D: bimbo di 14 mesi salvo

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Un chirurgo di Louisville, Kentucky, ha aiutato, per mezzo di questa nuova tecnologia Roland, un bambino di appena 14 mesi nato con una tetralogia di Fallot, ossia un’insieme di quattro malattie congenite manifestatesi tutte assieme. Tra le quattro vi erano anche una trasposizione dei vasi sanguigni e un buco tra i ventricoli, a causa dei quali rischiava addirittura di bloccare la propria crescita o peggio ancora di morire. Erle Austin, il chirurgo del bambino prima di procedere a operare il bimbo ha chiesto a tre diversi chirurghi un parere inviando loro le Tac del piccolo ottenendo però solo opinioni contrastanti fra loro. Si è rivolto dunque al Dipartimento d’Ingegneria dell’Università di Lousville chiedendo di convertire i modelli bidimensionali delle Tac in un modello 3D. La produzione del cuore stampato è costata a malapena 600 dollari e 20 ore di lavoro.

Una stampante 3D costa circa 2500. La tecnologia che la utilizza è in crescita anche se spesso solo in fase di sperimentazione,infatti questo è il primo caso di trapianto di cuore realizzato con questa tecnologia.La stampante usa dei polimeri speciali, delle plastiche flessibili chiamate non a caso “Ninja Flex” che si assemblano in strati e hanno  permesso di realizzare il modello del cuore del piccolo Roland con le strutture e i difetti in una dimensione doppia rispetto all’originale. Grazie a questo modello, il cardiochirurgo pediatrico è riuscito a individuare un modo alternativo di praticare un collegamento tra aorta e ventricolo in modo da permettere una circolazione sanguigna normale, in grado di ossigenare i tessuti del bambino colpito da cianosi. Ci si aspetta e si spera al contempo che questa tecnologia si sviluppi in fretta eliminando metodi operativi di minor fiducia e ormai obsoleti.