Con il nuovo decreto crescita 2019 novità importanti relative alla casa, dagli sconti fiscali alle detrazioni importanti su lavori di ristrutturazione o sicurezza edilizia. Famiglie, giovani coppie ma anche studenti lavoratori e fuori sede potranno usufruire di importanti vantaggi segnalati e spiegati da Confedilizia in una mini-guida dedicata.
Ecobonus e sismabonus
Parliamo dalla costruzione di nuove case o dalla loro ristrutturazione, un costo impegnativo per famiglie e nuove coppie. Ogni anno, viene rinnovata la possibilità di beneficiare di econonus e sismabonus su interventi di efficienza energetica o per adottare misure antisismiche. Nel decreto crescita viene stabilita la possibilità di ricevere il rimborso o come sconto diretto dalla ditta esecutrice dei lavori, oppure come credito di imposta, ovvero, restituzione in rate annuali (fino a 10).
Fondo di garanzia mutuo prima casa
Dal 2014 lo Stato aiuta le nuove coppie e i giovani ad acquistare la prima casa grazie ad un Fondo di garanzia mutuo prima casa o ristrutturazione prima casa. Non è semplice chiedere un prestito o accedere ad un mutuo bancario e lo Stato ha iniziato ad affiancare le esigue possibilità economiche con delle garanzie. Lo Stato grazie a delle agevolazioni fiscali, contenute nel Fondo di Garanzia suddetto, supporta la richiesta di mutui o prestiti sia per l’acquisto che per le ristrutturazioni. Dal 2014, 14.000 famiglie sono riuscite ad accedere a questo fondo per acquistare la prima casa, grazie all’iniziativa anche del Ministero del Tesoro, hanno aderito all’iniziativa ben 167 banche.
Dichiarazione Imu-Tasi e deducibilità Imu
Viene spostato il termine per la presentazione della dichiarazione Imu-Tasi, la data viene rinviata dal 30 giugno al 31 dicembre dell’anno successivo, tale obbligo viene eliminato per gli immobili concessi in comodato a parenti in linea retta di primo grado, agli immobili locati con canone concordato.
Il Decreto crescita 2019 annuncia l’incremento delle deduzioni Imu dal Reddito di impresa e dal redditto professionale dovuta sugli immobili strumentali. Per i periodi di imposta 31 dicembre 2019, 2020 e 2021 si arriverà a queste percentuali: 60%, 70% e 100%.
Affitto case, novità su canoni e contratti
L’affitto coinvolge affittuari e proprietari, i primi devono trovare nelle leggi finanziarie delle agevolazioni da far applicare sul contratto mentre i secondi si vedono applicati sugli affitti percepiti tasse e contributi, spesso quando ci sono conflitti e rischi di sfratto il rischio di dover sostenere delle spese sui canoni non percepiti, dal decreto crescita 2019 arrivano novità in tal senso in più sulle modalità di rinnovo del contratto e sulla cedolare secca.
Dal 2020, i proprietari che hanno affittuari morosi con intimazione di sfratto avranno un’agevolazione fiscale importante. In sostanza, i redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo stipulati dal 2020, non concorreranno a formare reddito da tassare con Irpef se non percepiti e se la mancata percezione è comprovata da intimazione di sfratto per morosità o ingiunzione di pagamento. Purtroppo, questa novità riguarderà i contratti stipulati dal 2020 e non quelli di questi anni sottoposti a procedimento giuridico che potrebbe concedere lo sconto IRPEF solo dopo il procedimento.
Per i contratti di locazione agevolati, viene rinforzato il rinnovo tacito alla scadenza per un biennio, nel decreto crescita è stata infatti introdotta la nota che spiega come la mancata comunicazione entro sei mesi della rinuncia del contratti di locazione agevolata, formula 3+2, porta al rinnovo tacito e automatico.
Inoltre, nei contratti con cedolare secca viene abrogata la sanzione prevista per la mancata comunicazione relativa alla proroga o alla risoluzione del contratto di locazione con l’opzione di cedolare secca.
Affitti brevi e turistici, obbligo codice identificativo
La locazione breve permette di ricavare un reddito da case sfitte, da parti di immobili inutilizzati, una risorsa importante nei contesti turistici, cittadini ma anche agricoli. Con il Decreto Crescita in accordo con il Ministero dell’Agricoltura e del Turismo viene creata una banca dati per strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi. Se la locazione diventa attività continuativa sarà necessario dotarsi di un codice identificativo da utilizzarsi nelle “comunicazioni inerenti all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza”, insomma all’annuncio di affitto breve o turistico.