Insieme alla manifestazione per il clima a Piazza del Popolo erano presenti sindacati e costruttori per lo sciopero nazionale e la manifestazione indetta dalle sigle sindacali Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. Lo sciopero durato otto ore ha coinvolto il settore delle costruzioni, le richieste sono state lavoro, investimenti e sviluppo per la riapertura dei cantieri. In piazza, milioni di manifestanti e lavoratori coinvolti nella crisi dell’edilizia e delle infrastrutture che si riversa da anni su occupazioni e salari. La crisi ha portato alla chiusura di 120 mila imprese con 600 mila persone colpite dalla disoccupazione. La Filca (Federazione Italiana Costruzioni e Affini) ha fermato 600 cantieri mettendo in cassa integrazione 350.000 persone.
Decreto Sblocca Cantieri: da giovedì a sabato
Giuseppe Conte aveva promesso l‘apertura di un tavolo con i sindacati per discutere il decreto Sblocca Cantieri insieme al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, e al vicepremier Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio. Si tratta del decreto che permetterà di cambiare molte regole nel settore delle costruzioni partendo dall’apertura dei cantieri, la promessa è quella di sbloccare i soldi che permetteranno di far ripartire i lavori e di accelerare le pratiche burocratiche del settore. Con la promessa dell’incontro, Danilo Toninelli ha dato appuntamento per il sopralluogo di un cantiere bloccato, quello dell’autostrada Cuneo Asti. Ha spiegato che la lentezza permette di creare procedure solide che aiuteranno gli imprenditori edili a costruire senza interruzioni e agli operai di avere più certezza lavorativa.
Gli appuntamenti importanti
Il decreto sblocca cantieri sarà pronto mercoledì della settimana prossima ha chiarito Luigi Di Maio alla conclusione dell’incontro. Il decreto prima di approdare sul tavolo dell’esecutivo sarà analizzato lunedì alle 9 su un tavolo tecnico composto da sindacati e governo. Di Maio ha chiarito che verranno sbloccati centinaia di cantieri e posti di lavoro, inoltre arriveranno procedure che snelliranno le pratiche burocratiche per la partecipazione agli appalti pubblici. Nel testo sono previste 29 proposte tra cui la modifica del Codice dei contratti pubblici, degli appalti e dei subappalti, quest’ultimo punto vede la perplessità di Maurizio Landini, Cgil. M5S e Lega si contrappongono su alcuni punti anche se Matteo Salvini ha dichiarato di avere massima fiducia in Luigi Di Maio.
Matteo Salvini: “bisogna far bene e veloce“
La lentezza delle scelte sul decreto sblocca cantieri era stato criticato da molti, soprattutto da Matteo Salvini. Conte aveva spiegato che con il decreto legge si anticipavano alcune misure contraddistinte da necessità ed urgenza. “Siamo consapevoli – aveva chiarito – che il codice dei contratti pubblici necessita di un intervento organico di riforma. Ma ciò richiede tempo. Il Mit ha aperto una consultazione pubblica, che ha raccolto 2.000 segnalazioni. Abbiamo adottato un disegno di legge delega per riformare il codice dei contratti pubblici, ma il Paese non può aspettare”. Matteo Salvini aveva controbattuto spiegando che i tempi lunghi aiutano i “furbetti”. Dopo aver parlato con Confindustria e altre realtà, il Ministro degli Interni ha spiegato la necessità urgente di modificare il codice degli appalti per accelerare le procedure delle opere pubbliche.
Nicola Zingaretti, in piazza con operai e costruttori





Durante la manifestazione, intervistato da La7, è intervenuto anche il neo segretario PD Nicola Zingaretti. Questa piazza, ha spiegato, è l’Italia che chiede lavoro e che si è fermata insieme agli investimenti. E’ necessaria una nuova politica che riparla dagli incentivi alle industrie perché le persone che tornano nelle piazze per disperazioni e rabbia. La necessità è quella di risolvere questa crisi velocizzando le procedure tenendo conto delle richieste di maggior controllo e sostenibilità ambientale. “Difendere la legalità e l’ambiente accelerando comunque le procedure che aiuteranno le imprese a riaprire i cantieri grazie anche ad un piano di opere pubbliche” ha ribadito Nicola Zingaretti. “Se c’è un’economia di guerra perché il lavoro sta crollando occorrono risposte adeguate senza illusioni su cabine di regia a Palazzo Chigi risolutorie per le ricostruzioni importanti: ponti, strade e strutture adeguate contro il dissesto idrogeologico“.