Di Maio: Sandro Russo è il primo furbetto del rdc!

Un accordo con la Guardia di Finanza per effettuare controlli a tappeto

Il vice premier Di Maio a ruota libera contro i furbetti del reddito di cittadinanza. Durante una puntata di Quarta repubblica andata in onda su rete 4, Di Maio aveva smascherato i cosiddetti furbetti del reddito di cittadinanza.

Chi sono i furbetti del rdc?

Secondo quanto raccontato dal ministro del lavoro Di Maio, esistono dei meccanismi che già cercano di “fregare” lo stato. E’ lui stesso a raccontare quando accade in certi CAF. I Centri di assistenza fiscali, sono stati presi d’assolto da coloro che vogliono richiedere il reddito di cittadinanza. Il decreto dice che tale reddito spetta a chi si trova in stato di difficoltà economica. Il reddito familiare non può essere superiore a euro 9.360 annui da indicatore ISEE.

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Facendo rapidamente due calcoli. In una famiglia i coniugi percepiscono 5 mila euro annui ciascuno. Il loro reddito annuo sommato, supererebbe la soglia definita del decreto, quindi nessun rdc. A questo punto arriva il consiglio del “furbetto”. Basta spostare la residenza, di uno dei due coniugi che ognuno avrebbe il suo reddito di cittadinanza. Un altro modo potrebbe essere quello di provvedere ad una “separazione” tra i coniugi di convenienza. E la truffa è servita.

Chi è il primo furbetto del rdc?

Secondo quanto dichiarato dal vicepremier Di Maio: “preso il primo furbetto del rdc”.  Affermazione fatta durante una diretta sul social Facebook. Il leader dei 5 stelle non ha avuto peli sulla lingua. Ha fatto nomi e cognomi. Il consigliere comunale di Monreale, Sandro Russo, del partito democratico sarebbe stato sospeso dal suo lavoro presso un Caf di Palermo. Infatti, secondo quanto riscontrato dalla Guardia di Finanza, il consigliere consigliava ai cittadini di spostare la residenza. Ciò gli avrebbe permesso di ottenere facilmente il rdc, raggirando lo Stato. Attenzione, perchè il decreto stabilisce che il fornire false dichiarazioni potrebbe portare fino ad una pena detentiva di 6 anni. Inoltre, Di Maio sulla stessa diretta, ha tenuto a precisare che è stato raggiunto un accordo con le Fiamme gialle per svolgere controlli a tappeto sui Caf italiani.

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Le raccomandazioni di Di Maio

La diretta si conclude con una semplice raccomandazione: “continuate a inviarci le vostre segnalazioni“. Il ministro Di Maio è molto schietto. La Guardia di Finanza ha il mandato a controllare le varie segnalazioni e le transizione. Prima di questo mandato, il controllo sulle transizioni (acquisti) spettava solo all’Agenzia delle entrate. Adesso le fiamme gialle controlleranno i furbetti, ma proprio tutti. Non solo i CAF, ma anche le improvvise separazioni, gli spostamenti di residenza, e gli acquisti fatti con la carta del reddito di cittadinanza. Infine, si ribadisce proprio il concetto base del reddito di cittadinanza. “La misura è per le persone in difficoltà, con le imprese al centro. Imprese che potranno assumere giovani ed ottenere sgravi fino a 18 mesi“.

La difesa di Sandro Russo

Il consigliere del Pd si difende dall’accusa: “Sono stato raggirato dal giornalista di La7- ha spiegato– che si è presentato come dirigente della Cgil“. In pratica, avrebbe semplicemente dato delle spiegazioni sulle falle della legge. “Gli ho quindi spiegato come era possibile eluderla” afferma a sua discolpa. Non sembra dello stesso avviso il ministro Di Maio, che ha fatto arrivare la finanza. Ancora una volta si stupisce di quello che fanno gli uomini del PD, ridendone con Di Battista, saluta tutti gli italiani.