Digital Markets Act: l’Ue sorveglia le Big Tech Google, Apple, Meta, Amazon, Microsoft e ByteDance

Il Commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton ha dichiarato che le Big Tech "hanno dimensioni che incidono sul mercato interno" e per questo sono classificate come 'gatekeeper'.

La Commissione Ue sorveglia con attenzione le cinque Big Tech statunitensi (Google, Apple, Meta, Amazon e Microsoft) e la cinese ByteDance (casa madre di TikTok) nel quadro delle nuove regole antitrust previste dal Digital Markets Act.

Digital Markets Act: perché l’Ue sorveglia le Big Tech?

Il Commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton ha dichiarato che le Big Tech “hanno dimensioni che incidono sul mercato interno” e per questo sono classificate come ‘gatekeeper’. Ci sono altre società sotto sorveglianza, ma l’elenco completo delle aziende con maggior potere di mercato sarà designato entro il 6 settembre. Da quel momento avranno tutte 6 mesi per conformarsi al Digital Markets Act, il nuovo regolamento europeo sui mercati digitali. Il Dma entrerà in vigore nel 2023 e servirà a contrastare gli abusi di posizione dominante prima che si verifichino. Esso prevede whitelist, blacklist e sanzioni per le Big Tech che non si adegueranno.

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Gli obiettivi del Dma

A marzo scorso il Consiglio Europeo annunciava il Digital Markets Act come “un testo innovativo e tanto atteso per garantire una concorrenza leale nei mercati digitali”. Esso regola e definisce condotte e obblighi per le imprese prima che avvenga l’abuso. Il contrario della normativa antitrust che agisce ex post e sanziona dopo che la violazione si è verificata. Gli obiettivi del Digital Market Act sono combattere gli abusi di mercato delle grandi piattaforme digitali e sopperire al vuoto normativo che mette a repentaglio i dati degli utenti e la loro privacy. Vuole anche avviare presupposti competitivi ed equi per chi opera nei settori informatico e tecnologico e offrire maggiore possibilità di scelta ai cittadini europei.

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