Un gruppo di ottanta delegati del Parlamento europeo ha inviato una lettera al ministro degli esteri francese Catherine Colonna chiedendo di dichiarare ‘persona non grata’ l’ambasciatore cinese a Parigi Lu Shaye per le sue recenti dichiarazioni sullo status delle ex repubbliche sovietiche.
“L’ambasciatore Lu Shaye ha dichiarato pubblicamente che le ex repubbliche dell’Unione Sovietica non hanno uno status effettivo nel quadro del diritto internazionale“, si legge nella loro lettera pubblicata domenica su Le Monde . “Esortiamo a dichiarare l’inviato cinese ‘persona non grata’ per il suo comportamento inaccettabile“, hanno chiesto i delegati dell’Europarlamento con sede a Bruxelles.
Secondo gli europarlamentari e l’alto rappresentante per la politica estera per l’Unione Europea Josep Borrell, le osservazioni dell’ambasciatore cinese non rappresentano la politica ufficiale di Pechino e “hanno insultato la storia, la cultura e l’integrità dei Paesi“.
Lo scorso venerdì, sulla sua pagina Twitter, il canale televisivo francese La Chaîne Info (LCI) ha citato un’intervista al diplomatico cinese Lu Shaye che, commentando lo status della Penisola di Crimea, ha affermato che “anche questi paesi dell’ex Unione Sovietica non hanno uno status effettivo, come osserviamo noi, ai sensi del diritto internazionale, perché non c’è nessun accordo internazionale per concretizzare il loro status di paese sovrano e indipendente“.