Un gruppo di scienziati chiamato ”the Cambridge working group” ha recentemente dichiarato che malgrado le altissime misure di sicurezza presenti nei laboratori dove vengono effettuate sperimentazioni su virus pericolosi esiste sempre un limite di fallibilità che non li rende sicuri al 100%.Questo gruppo di scienziati ,afferma in un documento redatto presso l’Univeristà di Harward del 14 luglio 2014 che,
“La creazione in laboratorio di ceppi virali pericolosi ed allo steso tempo altamente trasmissibili, aumenta notevolmente il rischio che un trasmissione accidentale porti ad una epidemia globale .”
Per questo motivo il gruppo chiede che le sperimentazioni “gain of fuction” su questi virus siano limitate finché non venga fatta una valutazione oggettiva quantitativa e qualitativa dei rischi e dei benefici associati a tali sperimentazioni . Le sperimentazioni “gain of fuction” sono sperimentazioni genetiche che portano a mutazioni che determinano un vantaggio funzionale per la cellula.
Dall’altro versante, i sostenitori di tali ricerche sostengono che queste servono sia per controllare le mutazioni sia per sviluppare vaccini contro tali mutazioni. I 18 firmatari di tale dichiarazione si oppongono fortemente a questi sperimenti “gain of fuction” e chiedono un Summit mondiale su tale argomento come avvenne per la tecnologia del DNA ricombinante ad Asilomar nel 1975.
Tra questi scienziati troviamo : il virologo Michael Osterholm dell’Università del Minnesota e l’ epidemiologo Marc Lipsitch e il premio Nobel Richard Roberts del New England Biolabs. Inoltre bisogna aggiungere che Osterholm è uno dei quattro firmatari che sono stati licenziati questa settimana dal National Science Advisory Board un organismo che si occupa di Biosicurezza sugli agenti patogeni che potrebbero essere usati come armi biologiche. Il gruppo di lavoro Cambridge spera che, in futuro , ci siamo più scienziati coinvolti in tale iniziativa e disposti a firmare questo documento .