Ecco gli occhiali intelligenti che misurano il livello di concentrazione

La tecnica si basa sul neurofeedback, che intercetta le onde cerebrali e mostra una lettura della attività del cervello. In pratica gli occhiali leggono l'attività cerebrale

Un nuovo paio di occhiali intelligenti usa una tecnica studiata dalla NASA che misura le onde cerebrali per stabilire quanto stiamo prestando attenzione.

Questa formula è stata utilizzata per aiutare le persone a concentrarsi, e grazie a questi occhiali si stanno ottenendo veloci risultati.

La tecnica si basa sul neurofeedback, che intercetta le onde cerebrali e mostra una lettura dell’attività del cervello. In pratica, gli occhiali leggono l’attività cerebrale.

La NASA non ha inventato il neurofeedback. A inventarlo, però, fu un pilota della NASA. Negli anni ’90, uno scienziato impegnato nel training da pilota, fece una ricerca nella quale scoprì che era possibile tradurre le onde cerebrali e misurare il loro livello di attenzione. Questo perché sempre più spesso il lavoro dei piloti veniva svolto da macchinari e i ricercatori erano preoccupati che i piloti avrebbero avuto un calo di concentrazione.

Per aiutare i piloti, il ricercatore Alan Pope inventò quello che lui chiamo “indice di coinvolgimento”. Attraverso sei livelli di intensità di onde cerebrale inviate al macchinario era possibile capire se e quanto ci si stesse concentrando. La stessa tecnica viene ora utilizzata per questi innovativi occhiali.

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Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.