Eclissi: il Cnr invita a seguire il fenomeno in diretta streaming

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«L’appuntamento è, quindi, venerdì 20 marzo 2015 dalle ore 10,10 alle 12,15 sul sito del Cnr all’indirizzo http://media.src.cnr.it/direttastreaming/6. Il picco di massima oscurità, cioè quando la Luna si sovrappone perfettamente al Sole, sarà visibile dalle 11,10 alle 11,13.

Il fenomeno, – si legge nel comunicato stampa del Cnr– oltre ad essere uno spettacolo suggestivo, è anche un’occasione imperdibile per chi fa ricerca.

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“L’eclissi produce un calo veloce della radiazione solare e, di conseguenza, dell’energia disponibile per i processi chimici e dinamici soprattutto negli alti strati atmosferici”, spiega Claudio Rafanelli, direttore dell’Istituto di acustica e sensoristica del Cnr (Idasc-Cnr) di Tor Vergata (Roma).

“Questo perché la radiazione solare scompare del tutto nella zona d’ombra, ma resta in parte sia nella sua componente diffusa, sia in quella diretta nella zona di penombra. Per il mondo della ricerca il fenomeno è importante perché è l’unico momento in cui è possibile osservare la corona solare e studiarne la composizione e la dinamica; negli altri momenti la radiazione proveniente dal sole è così intensa da mascherarne la visione”.»

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Se nelle Isole Svalbard, da dove verrà trasmessa la diretta streaming, l’eclissi sarà totale, in Italia la luna non oscurerà totalmente il sole, ma lo farà pur sempre in modo significativo. L’ultima eclissi di questa entità nel nostro paese è stata osservata nel 1999.

On line è disponibile una tabella con gli orari e la copertura massima in percentuale del disco solare che si avrà durante l’eclissi del 20 marzo 2015 in più di 100 località italiane.

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In queste ore numerosi sono stati gli appelli sulle precauzioni da seguire per non riportare danni dovuti all’inadeguatezza delle protezioni utilizzate per osservare uno spettacolo tanto raro quanto pericoloso per la nostra vista.

Purtroppo si tende a sottovalutare la luminosità del disco solare che «è circa 400 mila volte più luminoso di quello della luna piena, quindi molto più brillante di quanto non si pensi. E purtroppo – sottolinea l’astronomo Walter Ferreri nell’intervista per Radio3 Scienza – in eclissi passate ci sono state delle persone incaute che hanno avuto poi dei danni alla retina per aver fissato il sole senza protezioni adeguate. Le protezioni ideali sono i filtri solari o gli occhialini per vedere le eclissi che magari non tutti hanno (…) si può utilizzare anche un vetro da saldatore n.14, che è la densità corretta»

Gli ultimi aggiornamenti delle previsioni meteo per il giorno dell’attesissima eclissi solare fanno ben sperare: non ci sarà il maltempo ad ostacolare l’incantevole spettacolo di un crepuscolo in pieno giorno.