Elisabetta Franchi si giustifica: “Sono stata fraintesa…”

Le recenti dichiarazioni di Elisabetta Franchi sulla donna mamme e lavoratrice hanno alzato un polverone non indifferente: la risposta della stilista

Le recenti dichiarazioni di Elisabetta Franchi rese durante un evento moda organizzato da Il Foglio e PwC Italia hanno alzato un polverone di polemiche. La nota stilista e imprenditrice di successo ha rivelato che nella sua azienda assume solo donne “anta” spiegando che sono ragazze cresciute che hanno avuto già tutte l’esperienze di vita privata, aggiungendo poi che le sue collaboratici devono essere disposte a lavorare h24.

Parole che hanno immediatamente provocato una serie di reazioni da parte della gente comune, che ha invaso il profilo social della stilista con commenti particolarmente discutibili, ma anche da parte di personaggi noti come a giornalista Francesca Barra e l’opinionista Sonia Bruganelli. Visto l’eco mediatico Elisabetta Franchi ha provato a spiegare con un post le sue reali intenzioni.

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La stilista ha fatto una sorta di mea culpa, rivelando che nella sua azienda le quote rosa sono altissime e ha massimo rispetto delle donne che lavorano e sono impegnate in famiglia. “Riconosco di essermi espressa in modo inappropriato. Ho assunto più donne che uomini e per la maggior parte giovani. Parole apparentemente di denuncia di uno scivolone non voluto se non fosse che il comunicato sembra non convertire il pensiero della titolare del noto brand.

Elisabetta Franchi Comunicato

Elisabetta Franchi: “Di fatto le donne sono ancora costrette a scegliere tra maternità e lavoro

Pur provando a far comprendere il suo pensiero a molti sembra che la toppa sia peggio del buco. Elisabetta Franchi è convinta che le donne, ancora oggi sono costrette a scegliere tra lavoro e maternità, far convivere le due cose per la stilista non è possibile:

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Lavorare nel mondo della moda richiede disponibilità, reperibilità, ritmi serrati, dedizione e spesso tutto ciò coincide con grandi rinunce riguardo alla propria sfera privata. Quelle che io per prima come capo d’azienda ho dovuto fare […]. Sacrifici che non tutte le donne possono affrontare, anche per l’impossibilità per molte di loro, pur volendo, di rientrare al lavoro dopo la maternità”. Ovviamente le dichiarazioni hanno suscitato molta indignazione.