Epatite C: la forma più diffusa in Italia

È diffusa soprattutto fra le persone oltre i 35 anni, e in misura ancora maggiore in quelle over 50.

L’Italia risulta tra i 20 Paesi al mondo con la più alta diffusione di epatite C, che rappresenta la forma più diffusa di epatite virale.

Epatite C: come si trasmette?

L’epatite C è una malattia del fegato causata dal virus HCV, che si trasmette attraverso il contatto con sangue infetto. Una lesione della cute, ad esempio, o una trasfusione. Può avvenire anche per l’utilizzo di strumenti non sterili e non monouso, attraverso lo scambio di siringhe infette, per via sessuale o per nascita.

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È diffusa soprattutto fra le persone oltre i 35 anni, e in misura ancora maggiore in quelle over 50. Nella fascia di età over 75, ad esempio, la percentuale di casi di epatite C raggiunge il 6-7%. Negli under 30 è intorno allo 0,2%. Le persone che hanno più di 50 anni potrebbero essere più a rischio soprattutto perché prima degli anni ‘90 il virus dell’epatite C non era ancora stato scoperto e non si sapeva come l’infezione si diffondesse né come prevenirla.

Il 28 luglio “Giornata mondiale dell’epatite”

Istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel giorno della nascita di Baruch Blumberg, il 28 luglio sarà la Giornata mondiale dell’epatite. L’OMS ha regalato uno screening gratuito per il virus dell’epatite C l’anno scorso e continuerà a farlo per tutto il 2023. Il 28 luglio, in occasione della Giornata Mondiale, sarà possibile effettuare il test senza prenotazione nei Punti Prelievo di Asst Lariana. Lo screening è gratuito per tutti i cittadini nati tra il 1969 e il 1989 che non abbiano mai assunto farmaci orali di ultima generazione per il trattamento dell’Epatite.

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