Ci siamo: ancora poche ore e poi scadrà il termine per l’emissione da parte dei detentori di regime forfettario della fattura elettronica. Passata la data in questione, scatteranno le sanzioni? Nì. Il motivo è molto semplice e risiede in una moratoria sulle sanzioni predisposta per consentire a tutti di adeguarsi al nuovo regolamento legislativo. In cosa consiste e chi rischia di pagare una multa?
Il decreto legge 36 del 2022 ha infatti stabilito l’obbligo, estendendolo, di fatto, per i possessori di regime forfettario con reddito superiore a 25.000 Euro all’anno l’utilizzo della fattura non cartacea. il nuovo metodo decorre a partire dalle operazioni eseguite dal 1° luglio in poi, ma per venire incontro ad eventuali fraintendimenti e dare più tempo si è ricorsi alla moratoria.
La fattura va emessa, secondo quanto disposto, entro il 12mo giorno successivo all’effettuazione del servizio. In riferimento al terzo trimestre 2022, le sanzioni ai forfettari non si applicano a patto che l’emissione avvenga entro il mese successivo rispetto a quello di svolgimento del lavoro.
Regime forfettario e fattura elettronica: la scadenza è molto ravvicinata
Si comprende, quindi, che la fattura elettronica vada emessa entro e non oltre domani 31 agosto 2022. Ricapitolando, per le operazioni eseguite a luglio, il termine è il 31 agosto, per quelle di agosto il 30 settembre e per quelle di settembre il 31 ottobre. Oltre al termine di ottobre non ci sarà più disponibile nessuna moratoria e si applicheranno le sanzioni come previsto dal Dl.
Se non si presenta fattura nei termini stabiliti, le sanzioni saranno del 5/10% del totale dei corrispettivi non adeguatamente presentati. In alcuni casi più gravi si può anche andare da un minimo di 250 Euro a un massimo di 2000 Euro, anche se c’è la possibilità, volendo, del “ravvedimento operoso“, riducendo la sanzione a seconda del tempo che si spende per rimediare alla violazione.