Il noto dietologo Giorgio Calabrese non ha nascosto la sua ostilità nei confronti del consumo alimentare degli insetti. Grilli, ma anche larve e altri insetti presto saranno anche sulle tavole degli italiani e questo in seguito ad una normativa europea che ha disciplinato la pratica. L’Italia ha recepito il regolamento e lo ha adattato al proprio sistema.
Nonostante l’entusiasmo d’alcuni e l’affermazione che gli insetti, per altro ricchi di proteine, possono essere considerati il cibo del futuro, c’è anche chi non nasconde il proprio scetticismo come il professor Calabresi. Il presidente del Comitato nazionale sulla sicurezza alimentare del ministero della Salute ha recentemente dichiarato: “Su quello che ha fatto l’Europa sugli insetti mi metto di traverso, eccome. Non è un miglioramento, è un allargamento. Non è mica come il sushi.”
Intervistato da Libero Quotidiano il dietologo ha esaltato ancora una volta la dieta mediterranea mettendo in evidenza tutti i suoi vantaggi: “È la dieta mediterranea che ci permette di vivere meglio degli altri. Chiarito questo, l’organismo umano ha bisogno di tanta benzina, di olio nel motore e di potenza. Invece ultimamente si sente solo il ritornello che conviene “aumentare le proteine” e che dobbiamo prenderle “dagli insetti così ci puliamo anche la coscienza e non ammazziamo gli animali”–
Giorgio Calabresi: “Gli insetti? Potrebbero far male!”
Giorgio Calabresi sottolinea anche che tutto questo entusiasmo sul consumo degli insetti e sull’apporto eccessivo di proteine va ridimensionato. Gli insetti possono provocare allergie e fare male all’organismo per questo fino a quando non ci sono dati certi occorre ridimensionarsi:
“Gli insetti hanno delle proteine allergizzanti che sono tipiche del mondo orientale e che noi non abbiamo. Se lavoriamo così, riusciremo a produrre anche altre malattie. Senza contare che alcuni agenti patogeni possono dare a questi insetti la salmonella o l’escherichia coli per cui devono per forza essere trattati con dei farmaci.”