L’Hp e la Dell stanno pensando di non produrre più in Cina

Non è bastata la tregua commerciale, l'Hi-Tech Usa fugge dalla Cina

Nonostante tra la Cina e gli Usa quasi sette mesi fa sia stata firmata una tregua, sancita con la firma ad Osaka dei due Presidenti Trump e Xi Jiping che ha messo così fine (per la seconda volta) alla guerra commerciale tra i due paesi, non è servita comunque a convincere i maggiori gruppi di elettronica a non spostare la produzione al di fuori dei confini cinesi.

Perché non si vuole più produrre in Cina

Si tratta di un vero e proprio esodo a cui si stanno aggregando anche Hp, Dell, Amazon e Microsoft con il risultato che la Cina rischia, anche molto seriamente, di perdere la leadership mondiale per la produzione di gadget tecnologici.

- Advertisement -

In questo modo si andrà a favorire il processo di produzione e distribuzione su scala mondiale, in altre parole si assisterà a uno sdoppiamento della supply chain.

Una situazione situazione che comunque si è venuta a creare inevitabilmente, in quanto è stata una conseguenza dei dazi incrociati tra Pechino e Washington e che da ragione a quello che aveva già affermato il Presidente Trump, ovvero che sono molti i gruppi che stanno andando a produrre in altri paesi a discapito della Cina.

I numeri delle produzioni in altri paesi

- Advertisement -

Secondo quanto riportato da parecchie fonti il 1° e il 3° produttore di pc a livello mondiale, ovvero Hp e Dell, stanno seriamente pensando di spostare il 30% della produzione dei loro netbook.

A seguire il loro esempio ci sarebbero anche Sony, Nintendo, Amazon, Google e Microsft  hanno l’intenzione di delocalizzare la produzione delle consolle di gioco e degli smart speaker.

Infine anche la Apple sta valutando di abbandonare la Cina ma prima di prendere una decisione definitiva aspetta di vedere gli effetti che questo esodo avrà sul mercato, perché in caso di una risposta positiva sposterebbe circa il 30% della produzione degli Iphone.

Leggi anche — IBM e il computer quantistico