Esattamente Cinquant’anni fa, il 29 aprile 1952, l’azienda americana presentava il computer ad alta velocità più avanzato al mondo, IBM 701.
L’IBM 701, conosciuto anche come Defense Calculator, fu il primo calcolatore commerciale prodotto dalla IBM. In totale ne vennero venduti 19 esemplari visto il suo costo unitario veramente alto. Solo in duo canone d’affitto mensile infatti era di 16000$.
Era in grado di effettuare 2.200 moltiplicazioni e circa 17.000 addizioni e sottrazioni al secondo.
Il sistema utilizzava una memoria elettrostatica, composta da 72 tubi Williams con una capacità di 1024 bit ciascuno. La memoria totale di 2048 parole di 36 bit ciascuna. La prima unità venne installata nello stesso anno presso la sede centrale di Ibm a New York City. L’IBM 701 arrivava smontato al cliente in undici pezzi. Tra di essi c’erano due unità di memoria elettrostatica e tre unità di alimentazione e distribuzione.
Stava iniziando già al tempo quella corsa all’innovazione, che oggi fa andare così veloce la tecnologia. Il Concorrente del 701 era l’Univac, della Eckert-Mauchly Computer Corporation.
La caratteristica innovativa dell’IBM 701 fu la sua memoria. Altro non era che il preludio alla tecnologia di Ibm chiamata Ramac, ovvero un disco magnetico da agganciare al calcolatore, che permetteva di leggere i dati molto più velocemente. Si sta esattamente parlando del “nonno” dei moderni Hard Disk.
Un fatto curioso. L’Ibm 701 è stato fotografato assieme a Ronald Regan nel 1954 che sarebbe poi diventato il presidente degli Stati Uniti. Insieme a lui anche Herb Grosch, uno dei primi scienziati informatici, nella sala computer della General Electric, società cliente che usava già il calcolatore.