Il codice di autodistruzione delle cellule tumorali.
Una nuova scoperta, che è stata pubblicata sulla rivista Nature Communication dalla Università di Northwestern, apre nuove speranze alla lotta contro i tumori.
Finalmente è stato trovato il codice di autodistruzione delle cellule tumorali.
Questo codice si trova in tutte le cellule. La sua presenza era stata sospettata, ma finora non era stato possibile isolarlo.
Il codice di autodistruzione delle cellule tumorali è incorporato in una antica proteina genomica dell’età di 800.000 anni. Esso agisce controllando la produzione di Rna (braccio destro del Dna) e microRna (sequenze geniche che agiscono regolando l’espressione di altri geni).
I microRna, scoperti da 6/7 anni, controllano la produzione proteica; loro bersaglio sono gli Rna classici.
Essi svolgono processi essenziali, entrando nella regolazione di processi biologici come lo sviluppo dell’embrione, l’apoptosi (morte cellulare programmata), il metabolismo lipidico, il metabolismo insulinico, nella differenziazione e proliferazione cellulare, nella morfogenesi.
Correlato alla proliferazione cellulare anomala, uno stesso microRNA può avere funzione oncosoppressiva o protooncogene.
La conoscenza del codice ci permette di usare i microRna, armi che l’organismo utilizza normalmente per distruggere le cellule malate, e poter innescare “l’autodistruzione delle cellule tumorali” afferma Peter Marcus, coordinatore della ricerca
Scoperta innovativa ed importantissima, che potrebbe essere l’avvio per contrastare le cellule tumorali in maniera naturale, a differenza della chemioterapia. Chemioterapia che, utilizzando sostanze estranee all’organismo, può indurre effetti collaterali tra i quali mutazioni geniche che possono portare a proliferazione tumorali secondarie, nonché danni ai tessuti sani.
L’importanza della ricerca genetica.
La scoperta del codice di autodistruzione, un’altro passo avanti nella lotta alle cellule tumorali.
Nel nostro organismo avvengono normalmente, e continuamente, moltiplicazioni cellulari a livello tessutale. Una singola cellula si può dividere fino a 5 Mila volte in 80 anni di vita. Ogni cellula che si divide lascia nel Dna errori di copia (da tre a sei). Il più delle volte questi errori non determinano conseguenze, ma se riguardano geni favorenti il cancro possono determinare la malattia.
Alcuni tessuti, come pelle e epitelio del colon e i tessuti del seno, si rinnovano completamente in pochi giorni. Il rapido rinnovamento cellulare spiega perché, a livello della pelle e del colon, sono più frequenti le possibilità di tumori.
Conoscere la genetica è fondamentale per riuscire a contrastare i tumori. Ecco perché questa scoperta è importantissima. La patogenesi (origine) dei tumori ha insito in sè una mutazione genetica, che porta le cellule modificate geneticamente (se queste sfuggono al controllo dell’organismo) ad una abnorme proliferazione.
Una mutazione genetica può dipendere da fattori esogeni (fattori esterni) ed endogeni (codice genetico di ogni individuo). Pertanto l’evoluzione nel campo genetico, leggi diabete e genetica, con nuove scoperte, è senz’altro evento di estremo rilievo e porta, come in questo caso, nuove speranze nella lotta contro il cancro.