Il coronavirus fa crollare il prezzo della benzina

Il coronavirus scatena effetti sul costo del petrolio

Il coronavirus oltre a contagiare le persone sta diffondendo panico e paura in tutto il mondo, specialmente tra gli italiani. Le autorità sanitarie hanno dichiarato che si tratta di un virus meno pericoloso di una grave influenza, ed hanno attivato un numero di emergenza per segnalare le casistiche. Tuttavia, i social e la televisione contribuiscono ad alimentare la paura diffondendo fake news.

Proprio per questo, secondo diversi analisti, gli effetti del coronavirus sul commercio saranno più devastanti di quelli causati dalla SARS. Molte persone boicottano già negozi e ristoranti cinesi, anche se le merci non possono essere infette e se i locali non si approvvigionano di materie prime dal continente asiatico. Al contempo, le mascherine vanno a ruba, complici alcuni personaggi vip ed Influencer che mostrano di indossarla in aeroporti, metropolitane ecc.

La domanda del petrolio crolla

Allo stesso tempo, la Cina, mettendo in isolamento l’Intera città di Wuhan, ha annullato la domanda di petrolio al seguito dell’annullamento di treni e voli e la chiusura delle fabbriche. Questo, insieme ad altri effetti a catena, ha scatenato un crollo del prezzo del petrolio che quasi sicuramente si riverserà nell’abbattimento dei costi della benzina, con una diminuzione di 0,5 fino a 0,7 cent al litro.

Ovviamente se si tratta di una notizia favorevole per gli automobilisti, per i produttori di petrolio è una notizia sconvolgente, infatti il coronavirus è stato definito l’evento capace di distruggere la domanda di petrolio più significativo della storia. 

L’Opec+, ovvero l’organizzazione dei Paesi esportatori di Petrolio con altri produttori compresa la Russia, sta cercando di mettere a punto delle strategie per poter mettere alcune pezze per questa problematica che potrebbe scatenare un crollo dell’economia di molti Paesi. Si parla anche di anticipare il vertice inizialmente previsto per il 5 ed il 6 marzo.