Sui provvedimenti da prendere nelle prossime ore, per contenere la seconda possibile ondata di coronavirus, non c’è stata unità di vedute.
Se da un lato Conte voleva tenere una linea più morbida, per non paralizzare l’economia, dall’altro il pressing delle regioni ha fatto cambiare idea al Premier, che ora sembra più propenso a intervenire con una linea leggermente più dura. Il Premier ha dunque optato per chiusura anticipata di bar e ristoranti e un massimo di sei persone per tavolo, blocco degli sport da contatto e accessi limitati a palestre e piscine. Inizieranno alle 11 le scuole, per gli studenti delle superiori. Abbassate le soglie di capienza sui mezzi di trasporto pubblico.
Speranza insiste sul coprifuoco e la chiusura delle attività non essenziali, ma è protesta tra i gestori, poiché per molti questo significherebbe chiudere definitivamente. Attualmente la chiusura è prevista per le 24, ma il Ministro vorrebbe anticiparla alle 22 o 23.
Sembrano invece esser stati tutti d’accordo sul fronte smart working; che per i dipendenti pubblici potrebbe arrivare al 75%. Sarebbe, oltretutto, un modo per alleggerire i trasporti pubblici.
Conte lavorerà per tutta la mattina e, annuncia Palazzo Chigi, terrà una conferenza stampa, probabilmente nel tardo pomeriggio, per dare agli italiani le “comunicazioni ufficiali” ed evitare di “alimentare confusione“.