La norma che regola l’illuminazione nei luoghi di lavoro è la UNI EN 12464: questa stabilisce il livello minimo di luminosità in base a tre esigenze da soddisfare: comfort visivo, prestazione visiva e sicurezza. Il comfort visivo riguarda il benessere delle persone sul posto di lavoro, che coinvolge anche la qualità dell’illuminazione, mentre la prestazione visiva si riferisce alla possibilità di svolgere il lavoro anche in condizioni di difficoltà.
La distribuzione dell’illuminazione deve evitare sia contrasti eccessivi sia contrasti del tutto assenti: non va pregiudicata infatti la luminosità dell’intero ambiente di lavoro.
È molto importante il calcolo delle luminanze, che dev’essere fatto durante la progettazione dell’illuminazione: il soffitto deve avere fra 0,6 e o,9 lx, le pareti tra o,3 e 0,8 lx, i piani di lavoro tra lo 0,2 e lo 0,6 lx e il pavimento tra lo 0,1 e lo 0,5. Questi valori indicano l’illuminamento medio (EM) necessario a rispettare i parametri minimi della norma.
C’è da aggiungere che nelle zone “occupate” in modo continuativo (cioè dove si lavora di più) la luminosità dev’essere di 200 lx o superiore, mentre nelle zone “circostanti al compito” può essere più bassa, ma non deve scendere al di sotto di determinati valori.
Ci sono diversi parametri da rispettare per illuminare un attività commerciale: l’abbagliamento, che non deve impedire una corretta visione, l’apparenza del colore, definita in base alle temperature del colore (luce calda, luce bianca neutra, luce fredda), la resa del colore, cioè la capacità della luce di “rendere” i colori, e i fattori di manutenzione, stabiliti dal progettista dell’impianto. Ogni attività deve rispettare requisiti ben precisi: i saloni di bellezza hanno esigenze diverse da una lavanderia, così come un ristorante da una libreria.
Oltre alla norma UNI EN 12464, è importante citare la UNI EN 1838, che riguarda l’illuminazione d’emergenza: in poche parole, dev’essere garantita una buona luminosità e la segnalazione chiare delle vie di esodo in caso di pericolo.
Lampade fluorescenti: la scelta perfetta per i locali commerciali
Il sistema di illuminazione di un’attività commerciale è allo stesso tempo un elemento d’arredo e uno strumento strategico per il retail marketing, deve garantire risparmio energetico e rispettare le norme citate, agevolare il lavoro e l’esperienza d’acquisto del cliente. Serve una progettazione a monte che permetta sia il rispetto delle norme sia la giusta distribuzione delle luci in tutto il locale.
Le lampade fluorescenti sono un’ottima risorsa per illuminare un’attività commerciale. Le luci fluorescenti sono economiche ed ecologiche, perché hanno una lunga durata (circa 10.000 ore) e consumano molto meno rispetto alle lampade ad incandescenza (ora uscite dal mercato). Inoltre, garantiscono un’elevata efficienza luminosa e tante tonalità di luce.
Le fluorescenti sono indicate soprattutto per gli usi prolungati: ecco perché sono perfette per un’attività commerciale, dove la luce deve restare accesa anche tutta la giornata. Tanti modelli di plafoniere consentono un’ottima distribuzione della luminosità in tutte le zone del locale, sia quelle dove si svolge il lavoro che nelle zone immediatamente circostanti. Basta scegliere il modello più adatto!
Non mancano neppure le lampade d’emergenza, indispensabili per la sicurezza sul posto di lavoro: i prodotti di 3F Filippi sono studiati per i settori industriali, commercio e terziario, quindi perfetti per illuminare un’attività commerciale rispettando le norme di legge.