Impianto Ciampino: Allarme diossina 123 volte oltre la soglia. Cosa può provocare e quali indicazioni seguire

"Incremento delle concentrazioni di sostanze tossiche segnalato dopo l'incendio di un impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti a Ciampino"

Oggi, l’Arpa Lazio ha comunicato un importante dato emerso dalle rilevazioni in seguito all’incendio avvenuto nella mattinata del 29 luglio presso l’impianto di Ecologica 2000, situato in via Enzo Ferrari a Ciampino, al confine con le frazioni di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole. Secondo l’Arpa Lazio, il campione analizzato ha mostrato un valore di diossine-Teq pari a 37, risultando superiore al valore di riferimento.

Al fine di valutare la presenza di altre sostanze inquinanti nell’aria, l’Arpa Lazio ha installato due campionatori ad alto volume. Il primo è stato collocato in prossimità dell’area interessata dall’incendio, mentre il secondo è stato posizionato a diverse centinaia di metri in direzione dei Castelli romani.

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Limiti diossina indicati dalle linee guide del World Health Organization (WHO)

Relativamente alle diossine, va precisato che non esistono limiti normativi specifici per l’aria ambiente. I dati del World Health Organization (WHO) nel documento “Guidelines for Europe 2000” stimano concentrazioni di tossicità equivalente (Teq) in ambiente urbano di diossine e furani pari a circa 0,1 pg/m3, con una variabilità significativa da zona a zona. Concentrazioni di 0,3 pg/m3 o superiori, invece, sono considerate indicazioni di fonti di emissione localizzate. La più nota e studiata tra le diossine, la “diossina” per antonomasia, è la 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-para-diossina (TCDD), considerata la più tossica fra tutte. Nel 1997 la TCDD è stata inserita nell’elenco delle sostanze cancerogene per l’uomo da parte dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). L’esposizione a lungo termine può aumentare il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro, come il cancro al polmone e il linfoma non Hodgkin.

Per quanto riguarda i PCB, anche in questo caso non esistono limiti normativi o valori di riferimento per l’aria ambiente. Secondo l’esperienza dell’Arpa Lazio in seguito ad altri incendi rilevanti avvenuti negli anni precedenti nella regione, i valori di PCB misurati possono variare notevolmente, oscillando da meno di 200 a oltre 2000 pg/m3.

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Valori PCB inferiori

La stazione di monitoraggio “Ciampino,” situata a circa 1,6 km a nord dall’area dell’incendio, ha registrato una concentrazione di PM10 pari a 19 µg/m3 il 29 luglio e 22 µg/m3 il 30 luglio. Entrambi i valori sono ampiamente inferiori al limite giornaliero di 50 µg/m3. La centralina di Cinecittà a circa 9 km a nord-ovest dell’incendio ha misurato un valore di PM10 di 18 µg/m3 il 29 luglio e 21 µg/m3 il 30 luglio, risultando in linea con i dati rilevati il venerdì. Non sono stati riscontrati superamenti del valore limite di PM10 nelle stazioni urbane del Comune di Roma durante il fine settimana, a conferma che la direzione dei venti ha prevalentemente soffiato verso est in quei giorni.

Cosa è esattamente la diossina?

La diossina è un gruppo di composti chimici organici, noti anche come policlorodibenzodiossine (PCDD) e policlorodibenzofurani (PCDF). Questi composti sono altamente tossici e si formano come sottoprodotto di alcune attività industriali, specialmente durante processi di combustione a temperature elevate, come ad esempio negli incendi o in impianti di incenerimento dei rifiuti.

Le diossine sono persistenti nell’ambiente e possono accumularsi negli organismi viventi attraverso la catena alimentare. Questo le rende particolarmente pericolose, poiché possono causare danni gravi alla salute umana e all’ecosistema.

Quali regole seguire in caso di esposizione alla diossina?

Per affrontare il problema dell’esposizione alla diossina e ridurre i rischi per la salute, è essenziale prendere alcune misure. La Asl Roma 6 ha ribadito le raccomandazioni già diffuse nei precedenti comunicati, invitando la cittadinanza a seguire alcune precauzioni:

  • mantenere porte e finestre chiuse,
  • limitare gli spostamenti solo al necessario,
  • lavare accuratamente frutta e verdura di produzione propria
  • limitare l’utilizzo di impianti di climatizzazione e trattamento dell’aria, prevedendo una successiva pulizia dei filtri.

Al momento, i dati relativi alle concentrazioni degli idrocarburi policiclici aromatici non sono ancora disponibili. Si attendono ulteriori informazioni dal campionatore posizionato nelle vicinanze dei Castelli romani. È essenziale che il pubblico segua gli aggiornamenti attraverso i canali ufficiali dei Comuni coinvolti, della ASL Roma 6 e dell’Arpa Lazio per rimanere informato sugli sviluppi di questa situazione ambientale critica.

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Lorita Russo
Lorita Russo
Social media specialist, Seo Specialist, specializzata in tecnologia, scienza e cucina. Sono un influencer e reviewer, amante della lettura umanistica e dei problemi sociali. Ho un sito di cucina Facili idee e il gruppo Facebook che conta ben 150 mila follower