Gli imprenditori under 35 si muovono con impegno e paura.
Non è vero che i giovani stanno tutti a casa per comodità e non vogliono lavorare.
Secondo i dati presentati all’assemblea Giovani Impresa di Coldiretti i giovani italiani under 35 non sono secondi a nessuno nell’inventarsi un lavoro.
La fotografia degli imprenditori under 35
I dati sembrano parlare chiaro:
- 300 nuove aziende aperte ogni giorno nel 2018 da under 35
- I giovani dirigono il 9% delle piccole imprese italiane e, tra quelle avviate negli ultimi nove mesi, la percentuale sale al 30%
- Agricoltura, artigianato, industria, commercio e servizi, sono i settori di attività principale
- Commercio al dettaglio, ristorazione e agricoltura sono ai primi posti tra le pmi giovanili
L’intraprendenza degli imprenditori under 35 italiani
Secondo Coldiretti, c’è un paradosso solo apparente tra autonomia degli under 35 e una percentuale pari al 66,4% che vive ancora con i genitori, rispetto al 50% della media europea.
Uno dei motivi più importanti riguarda il grande numero di imprese familiari che coinvolge nel lavoro anche i giovani.
Le aziende a conduzione familiare formano quasi il 60% del mercato azionario italiano e raggiunge circa il 90% in agricoltura.
In questo modo, le aziende a conduzione familiare sono radicate sul territorio italiano e impediscono di delocalizzare troppo all’estero.
Il talento degli imprenditori italiani under 35 si sviluppa in famiglia
Secondo Coldiretti, la famiglia italiana è un punto di riferimento, a livello di risorse economiche, per sopportare meglio la crisi.
Inoltre, può trasmettere importanti esperienze professionali dai genitori ai figli e si trasforma in un trampolino di lancio per la creatività e intraprendenza degli under 35.
Gli under 35 tra i più autonomi in Europa
Ragazze e ragazzi italiani tra 25 e 34 anni puntano sul lavoro autonomo molto più dei coetanei spagnoli (+ 90%), tedeschi (+60%) e francesi (+ 53%) per necessità legate alla difficile situazione del nostro Paese.
Crisi economica, calo degli impieghi tradizionali e innovazioni tecnologiche trasformano il mercato del lavoro italiano, già largamente basato sulla microimpresa.
Gli under 35 raccolgono la sfida per reinventarsi un mestiere sempre più autonomo.
Gli ostacoli che sbarrano la strada agli imprenditori under 35
Il presidente Coldiretti Ettore Prandini punta il dito sugli ostacoli alle imprese giovanili. Si spazia dalla mancanza di formazione alla burocrazia asfissiante, fino alla diffidenza verso i giovani che vogliono mettersi in proprio.
Senza dimenticare le difficoltà di accesso al credito e la mancanza d’infrastrutture che rallentano i collegamenti, non aiutano il commercio e diminuiscono la capacità di concorrenza delle imprese italiane.
L’allarme Confcommercio per le imprese guidate da under 35
I dati raccolti da Confcommercio confermano i problemi per gli imprenditori under 35:
- Le imprese guidate da giovani sono effettivamente oltre 560.000 ma, negli ultimi 8 anni, sono diminuite del 19% e, in totale, ne sono sparite centomila, nonostante l’80% fosse digitalizzata.
- Circa 353mila delle aziende operano nel terziario, il 42% è al Sud e la metà è impegnata nel commercio.
- Il 70% degli imprenditori under 35 chiede al governo misure incisive di rilancio dell’economia, nell’interesse delle pmi, a partire dalla flat tax e si rivela contrario al reddito di cittadinanza
- Investimenti infrastrutturali e innovazione sono altri due interventi che gli under 35 considerano prioritari, altrimenti tra cinque anni l’Italia sarà un paese più povero secondo il 60% degli intervistati.