Incendio San Ferdinando, nella baraccopoli muore un senegalese di 29 anni

Moussa Ba aveva 29 anni, l'incendio è divampato mentre dormiva. Matteo Salvini "Sgombereremo la baraccopoli di San Ferdinando".

Un nuovo incendio ha distrutto la baraccopoli di San Ferdinando, Reggio Calabria, occupata da immigrati in prevalenza africana impiegata nella raccolta degli agrumi. Anche questa volta una vittima, Moussa Ba, senegalese di 29 anni, viveva in una roulotte che è stata avvolta dalle fiamme. L’incendio è divampato ad una quindicina di metri da dove si trovava, non è riuscito ad uscire in tempo, le fiamme hanno avvolto in poco tempo il luogo in cui viveva a causa del materiale che circondava la sua casa, legno, plastica, cartoni e le stesse baracche costruite con materiali infiammabili.

L’intervento dei Vigili del Fuoco e la tensione nel campo

L’identificazione è stata difficile, all’inizio gli investigatori della Polizia di Stato avevano identificato un’altra persona, Aldo Diallo, rintracciato successivamente, Moussa Ba stava dormendo al momento dell’incendio, gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica.

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Parte dell’incendio è stato domato dagli abitanti della baraccopoli che con secchi e acqua delle fontane vicine in attesa dei Vigili del fuoco, all’inizio le persone scomparse erano tre ma poi all’appello è mancato solo Moussa Ba.

Non è il primo incendio a mietere vittime, di nuovo muore una persona e di nuovo gli immigrati rimangono senza una casa, da tempo chiedono sostenuti dalle associazioni umanitarie e locali soluzioni alternative alla baraccopoli, non si sono verificati problemi.

Tendopoli di emergenza e intervento di Matteo Salvini

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Temporaneamente, gli sfollati sono stati spostati in una tendopoli di emergenza gestita dal Comune non lontano dal luogo dell’incendio. La collocazione definitiva è stata già definita dal ministro dell’Interno Matteo Salvini in seguito anche al Comitato provinciale dell’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari.

Sgombereremo la baraccopoli di San Ferdinando. Ha dichiarato il Ministro degli Interni. “L’avevamo promesso e lo faremo, illegalità e degrado provocano tragedie come quella di poche ore fa. Per gli extracomunitari di San Ferdinando con protezione internazionale, avevamo messo a disposizione 133 posti nei progetti Sprar. Hanno aderito solo in otto (otto!), tutti del Mali. E anche gli altri immigrati, che pure potevano accedere ai Cara o ai Cas, hanno preferito rimanere nella baraccopoli. Basta abusi e illegalità”.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter