Inizia oggi il G20 della finanza

Si riuniscono i vertici della finanza mondiale

Oggi a Buenos Aires, capitale dell’Argentina, inizia il G20 della finanza che vedrà riunita tutta l’elite della finanza mondiale per discutere di banche, assicurazioni, andamento delle Borse mondiali e soprattutto del nuovo fenomeno delle criptoovalute. Il Bitcoin e tutte le altre valute virtuali vivono periodi di grandi rialzi ma anche di grandi ribassi, non sono governate da nessuna banca centrale o istituzione e negli ultimi tempi molti risparmiatori si sono avvicinati a questo mondo attirati dalle enormi possibilità di guadagno offerte da queste monete digitali.

Il mondo finanziario si è sin da subito spaccato in due; i sostenitori sono convinti che le monete virtuali e la tecnologia Blockchain che è alla base sia l’inizio dell’economia del futuro in cui tutti in modo semplice e in pochi click, senza dovere pagare elevate commissioni bancarie potranno usare un nuovo modo di pagare comodo e democratico. I detrattori sono invece pensano che in fondo quella delle criptovalute sia solo una moda passeggera, o peggio ancora una pericolosa bolla speculativa, che lascerà molti risparmiatori sul lastrico. Ad ogni modo non si può nascondere il fatto che le criptovalute abbiano inciso profondamente sull’economia mondiale negli ultimi tempi e che sia venuto il momento di affrontare l’argomento ai più alti livelli e la platea del G20 della finanza è l’ideale.

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Un alto funzionario giapponese ha dichiarato: ” Le discussioni si concentreranno sulle misure antiriciclaggio e sulla protezione dei consumatori, piuttosto che su come il trading di criptovalute potrebbe influenzare il sistema bancario. Il sentimento generale tra i membri del G20 è che applicare regolamenti troppo severi non sarà buono”. Tulle le grandi banche delle grandi capitali pensano quindi che in fondo in fondo le criptovalute non siano il male assoluto come erano state etichettate solo poco tempo fa, ma che l’importante sia tutelare i risparmiatori da eventuali truffe.

Alcuni funzionari che rappresentano al G20 l’Unione Europea hanno scritto una lettera aperta a tutti i partecipanti al summit in cui si dice che: “Riteniamo che possano esserci nuove opportunità derivanti dai token e dalle tecnologie che stanno dietro di loro. Tuttavia, i token potrebbero rappresentare un rischio sostanziale per gli investitori e possono essere vulnerabili alla criminalità finanziaria senza misure appropriate. A più lungo termine potrebbero emergere rischi potenziali nel campo della stabilità finanziaria”.

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La tendenza in Europa sembra quindi essere quella di regolare ma senza troppi paletti il mercato delle criptovalute, opposta a quello che avviene negli Stati Uniti in cui invece in molti casi le valute virtuali sono assolutamente vietate. Questa visione opposta andrà a sommarsi alla discussione sui dazi ce Trump ha applicato su alcuni prodotti europei?

Per avere la risposta a questa domanda bisognerà aspettare la fine del vertice domani in cui si parlerà anche di green economy, piccole e medie imprese, sviluppo sostenibile, smart working, criminalità finanziaria e tanto altro.