L’ipertensione arteriosa è quella condizione di salute caratterizzata dall’elevata pressione del sangue nelle arterie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità in un primo report sul suo impatto globale la definisce un killer silenzioso.
Già, un killer difficilissimo da definire perché non è corretto definirlo malattia ma fattore di rischio che porta a malattie cardiovascolari. E mentre l’OMS ne calcola i danni a livello mondiale, una Task Force di medici negli Stati Uniti, pubblica su una rivista medica, delle raccomandazioni sull’ipertensione in gravidanza o ipertensione gestazionale.
Ipertensione: il report dell’OMS, alcuni dati e link
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato il suo primo rapporto sull’ampio impatto globale dell’ipertensione, il killer silenzioso che colpisce una persona su tre nel mondo.
Ed ecco il primo dato importante: circa l’80% delle persone affette da questa condizione non riceve trattamenti adeguati. Se i paesi migliorassero la copertura, potrebbero evitare ben 76 milioni di decessi tra il 2023 e il 2050. La prevenzione diventa importante, bisogna parlare di pressione sanguigna e salute.
Il numero di persone con ipertensione è raddoppiato da 650 milioni a 1,3 miliardi tra il 1990 e il 2019. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha sottolineato l’importanza di affrontare questa sfida, mentre Michael R. Bloomberg ha evidenziato il potenziale risparmio economico derivante dalla gestione dell’ipertensione.
Il rapporto raccomanda l’uso di farmaci economici e programmi come HEARTS per migliorare la gestione dell’ipertensione. La diagnosi precoce e la gestione efficace possono prevenire milioni di decessi, ictus e attacchi cardiaci. Ecco il link dove trovare il report.
L’ipertensione gestazionale
L’ipertensione gestazionale si verifica nel 10/20% delle donne in gravidanza. Fattore di rischio per feto e mamma, i valori della pressione superano i 140/90 mmHg. I sintomi che provoca sono: mal di testa, malessere generale, nausea o tachicardia, può essere anche asintomatica.
Gli Stati Uniti, scrive una task force di medici per la prevenzione, vivono una vera e propria crisi sulla salute materna. Tra il 2020 e il 2021 il tasso di mortalità materna è stata elevata. I medici per la prevenzione in gravidanza hanno monitorato il numero di casi di ipertensione gestazionale considerando i fattori geografici, sociali, economici, etncici.
La prevenzione richiederà nei prossimi anni l’aumento dei piani di monitoraggio prenatale (screening), miglioramento dell’accesso alle cure, informazione, informazione sulla qualità dell’alimentazione e dell’esercizio fisico.