Acacia Mill costituisce un genere di piante appartenenti alla famiglia delle Mimosaceae o Fabaceae ( secondo altra classificazione)
In questo genere si riscontrano 1300 specie diffuse nel mondo.
Il termine Acacia è usato comunemente per indicare la specie Robinia pseudoacacia, della quale tratteremo in questa guida.
Cenni botanici della Robinia pseudoacacia
Appartiene alla famiglia delle Fabaceae, detta anche Leguminose. Di origine dall’America del Nord è naturalizzata in Europa.
Oltre ad essere denominata comunemente Acacia, ha altri nomi popolari come cascia, spina di foggia e robinia. Si tratta di una pianta arborea( con altezza fino a 25 metri) o arbustiva, dal fogliame elegante e leggero, con fusto eretto e ramificato. Le foglie, appiattite e laminari, sono disposte verticalmente. I fiori si presentano in capolini ( fitte infiorescenze) di colore giallastro o biancastro, molto odorosi. Il frutto è un legume e presenta una cavità piena di polpa. I frutti, lunghi circa 10 cm, si presentano prima verdi e poi marroni. A maturità liberano i semi aprendosi naturalmente. L’albero o l’arbusto presenta spine lunghe e dall’aspetto solido sui rami più giovani.
Della Robinia esistono parecchie varietà ornamentali che si caratterizzano per l’assenza di spina e possono avere colore dei fiori diverso dal bianco (rosa, rosso lillà)
Curiosità sulla pianta
La più antica Acacia è stata piantata nel 1601 e si trova a Parigi, e fu importato dalla Virginia dal farmacista e botanico Jeamn Robin, del re di Francia . Il nome di genere prende appunto origine da questo botanico, che Linneo volle commemorare. L’esemplare è ancora esistente sulla Rive gauche. Anche se danneggiato nella parte alta della chioma dai bombardamenti della Prima guerra mondiale, continua a fiorire.
In Italia L’Acacia è stata introdotta nell’Orto botanico di Pavia nel 1662. Attualmente è presente ovunque, in modo particolare in Piemonte, Toscana, Lombardia, Veneto.
La pianta come tutte le leguminose, è in simbiosi con i microrganismi azotofissatori, pertanto arricchisce il terreno di azoto.
In certi ambienti si comporta come specie invasiva, soprattutto se tagliata; infatti i ricacci uscenti dalla ceppaia crecono rapidamente, competendo con specie a crecita più lenta. A questo consegue la formazione di aree boschive con poche varietà di specie arboree, e scarsità di funghi. Il problema si riscontra soprattutto nelle valli prealpine ed Appenniniche.
Coltivazione e crescita
L’ Acacia cresce su terreni asciutti, in posizione soleggiata al riparo dai venti freddi.
Si tratta di una specie che tuttavia si adatta a qualsiasi terreno. Il suo ampio apparato radicale può essere efficace per consolidare pendici franose ed instabili. Sfortunatamente, dove viene introdotta, tende ad espandersi a scapito di altre piante spontanee.
Utilizzazione della pianta
Vengono utilizzati i fiori. Essi sono raccolti tra maggio e giugno quando si mostrano in piena maturazione. Questi sono essiccati all’ombra in strati sottili e conservati in contenitori chiusi.
I fiori sono commestibili
Dalla corteccia e dai fiori si ricava un olio che è molto utilizzato.
In passato le foglie di robinia erano l’alimentazione principale della dieta dei conigli e venivano utilizzate anche nei ruminanti. Foglie fiori e radici sono utilizzati in fitoterapia ed omeopatia: la medicina popolare le ascrive proprietà emollienti e protettive della mucosa gastrica. In erboristeria la robinia è presente come tintura madre ed è impiegata nel trattamento di raucedine e faringite. Può entrare nella composizione di dentrifici pastiglie, per correggere l’alitosi, e come rinforzante gengivale.
In passato gli estratti della corteccia erano utilizzati come lassativi e tonici. Dalle foglie invece si preparava un decotto che stimolava il vomito. I fiori inoltre erano considerati un ottimo rimedio per le infiammazioni oculari. Inoltre i suoi oli nella medicina popolare erano usati per la cura delle smagliature.
La pianta è apprezzata anche per il legno, oltrechè come pianta nettifara ed ornamentale. Essa ha molteplici doti tra le quali la resistenza, la fioritura abbondante e profumata, la velocità di crescita.
Il legno prodotto si presenta di colore giallo, molto duro e pesante. Viene utilizzato per lavori di falegnameria pesante, per mobili da esterno e parquet.
La pianta è anche un ottimo combustile.
L’acacia in cucina
Pianta di notevole importanza nell’apicultura. Il miele di acacia è molto conosciuto ed apprezzato per il suo colore e per la fluidità
Dai suoi fiori le api producono infatti un miele piuttosto chiaro e fluido. La fluidità è dovuta alla quantità di fruttosio, presente in concentrazione del 60%. Questo miele rimane liquido indipendentemente dalla temperatura , ha un sapore molto delicato e bassissima acidità
Questo miele inoltre contiene sostante minerali come ferro, potassio, fosforo, magnesio zinco e calcio. Inoltre esso è ricco di vitamine del gruppo B, di vitamina C , acido folico, acido pantotenico e pigmenti come il carotene.
In certi luoghi i fiori, non completamente sbocciati, sono utilizzati per preparare frittate e frittelle. Le altri parti non vengono utilizzate in quanto tossiche. Fusti e foglie sono tossici per l’uomo. La tossicità dell’Acacia non è però universale, poichè alcuni animali si cibano delle sue foglie. I fiori vengono fritti in pastella dolce nelle campagne dellaToscana ( denominata cascia) e del Veneto ( robina, cassia, gazìa).
Con i fiori essiccati alcuni propongono di fare un infuso, sono sufficienti 30 grammi per ogni litro d’acqua. Secondo le usanze avrebbe proprietà rilassanti e sedative.
Leggi anche la Digitale: cenni botanici, utilizzo, intossicazione