La crisi della ristorazione, calo fatturato del 70% a causa del Covid-19

Rischio di perdita di 8/10 miliardi per il settore ristorazione

L’inizio di quest’anno è stato caratterizzato, da un vero e proprio cataclisma, che si è abbattuto sul mondo intero provocando danni, paura e morti, anche troppi, il nome scelto dagli scienziati per identificare il virus che si è intromesso nelle nostre vite è Covid-19. La società civile e le persone più in difficoltà sono state colpite senza preavviso ma, un settore in particolare ha risentito di questo problema più di tutti gli altri: la ristorazione. A causa del Covid-19 le persone sono costrette a mantenere la distanza l’uno dall’altro, indossando la mascherina per proteggersi da eventuali contagi dovuti al violento virus, che in molti casi ha provocato la morte di molte persone.

Da pochi giorni, tutti i locali che si occupano di ristorazione hanno riaperto dopo quasi due mesi di inattività, dovendo adottare le dovute misure restrittive imposte dal governo, per evitare ulteriori problemi di contagi tra le persone. Il risultato di conseguenza è stato quello della riduzione dei tavoli e quindi dei posti a sedere, causando non pochi problemi di incassi ai ristoratori. La FIPE (Federazione Italiana Pubblici Servizi) ha già stimato una perdita degli incassi di tutto il settore della ristorazione in almeno 8 /10 miliardi di euro, fino alla fine dell’anno. Andare al ristorante o in trattoria prima della pandemia, era un modo diverso di trascorrere in tranquillità, una giornata con la propria famiglia o con amici, seduti a un tavolo e chiacchierare, oggi invece è cambiato tutto e tutti gli esercenti sono in fermento.

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Rischio chiusura definitiva di molti locali

Leggendo quindi, il report per l’anno 2020 della FIPE, con la paura che serpeggia in giro e con un benessere economico dimezzato delle famiglie italiane, a causa del Covid-19, moltissime attività dedite alla ristorazione, sicuramente non riusciranno a sopravvivere a lungo, rischiando la chiusura permanente. Il governo ha approntato quindi, delle precise manovre finanziarie mirate, per questo settore in piena crisi e per tutti gli altri settori in difficoltà, attraverso il Decreto Cura Italia del 16 marzo 2020 ma, se la situazione globale non si dovesse sbloccare in breve tempo, molti non riuscirebbero a restare aperti comunque, per molto e garantire allo stesso tempo un servizio di qualità. Questa distanza sociale, che si è venuta a creare ha scompensato le abitudini quotidiane, fino a trasformarle in vere e proprie paure e solo con grande speranza della scoperta di un vaccino valido, si potrà oltrepassare l’ostacolo e riprendere in mano una vita normale.

Per risollevare la pesante situazione, del settore della ristorazione sarà importante garantire alle persone l’incolumità di contagio da Covid-19, attraverso la sanificazione dei locali e il governo con il “DPCM del 26 aprile 2020″ ha stabilito tutte le norme da attuare, per garantire un corretto ingresso negli esercizi commerciali, fra cui la distanza di un metro, ingressi dilazionati senza creare eventuali assembramenti, presenza di dosatori a norma per igienizzare le mani e tavoli distanti l’uno dall’altro con personale dei locali dotati di mascherine e guanti. La gente dovrà avvertire quel senso di sicurezza e solo in questo modo sarà possibile, risollevare un settore palesemente in crisi. Da parte loro, i ristoratori, dovranno garantire sempre un servizio di qualità e di pulizia ancora più efficace.

Francesco Gimigliano
Francesco Gimigliano
Seo copywriter, web content writer e correttore di bozze, laureato in Sociologia e in Scienze Manageriali, amministratore di Seocopyweb.