Confermata l’efficacia della lattoferrina sul Coronavirus.
In un recente convegno, come riportato da Il Giornale, diversi dottori sono intervenuti a sostegno della tesi dell’efficacia di questa molecola.
Il dottor Enrico Naldi spiega: “La lattoferrina è stata utilizzata nel trattamento di pazienti positivi a SARS-CoV-2 per contrastare la malattia da Covid-19 al suo esordio. Infatti, grazie alla sua documentata attività immunomodulante costituisce una naturale difesa dell’organismo verso le infezioni. È stato dimostrato in diverse ricerche in vitro che la lattoferrina impedisce l’ingresso del virus nella cellula e quindi può essere in grado di contenere il peggioramento dell’infezione da Covid-19. In sintesi, grazie alle sue molteplici funzioni e per le sue riconosciute proprietà antivirali, ed essendo priva di effetti collaterali, è stata utile per contrastare e contenere l’aggravamento della sintomatologia da Covid-19 nei pazienti positivi”.
Anche la dottoressa Piera Valenti, Professore Ordinario di Microbiologia dell’Università di Roma La Sapienza e Membro del Comitato internazionale di Esperti sulla lattoferrina ha affermato: “SARS-CoV-2 provoca ‘una tempesta infiammatoria’. Durante i processi infiammatori il metabolismo della cellula cambia anche in riferimento alla localizzazione del ferro. Infatti, il ferro resta sequestrato nelle cellule e non può essere riversato nel circolo da parte di proteine specifiche che vengono inibite dall’infiammazione”.
E aggiunge: “La lattoferrina risolve questo disordine metabolico sia perché sequestra il ferro in eccesso, sia perché diminuisce l’infiammazione permettendo al ferro la sua fisiologica collocazione nel circolo e non nell’interno delle cellule. Inoltre, la lattoferrina grazie alla sua carica positiva è anche in grado di legarsi ai componenti superficiali negativi delle cellule e dei virus, svolgendo così un’attività antivirale. In pratica legandosi ai virus e alle cellule impedisce l’entrata del virus svolgendo in questo modo un’azione di contrasto“.