Leoluca Orlando lancia un appello a Musumeci e Conte: “Bisogna intervenire immediatamente”

"Il governo dia messaggi chiari", ammonisce Leoluca Orlando

Leoluca Orlando ha inviato una lettera a Conte e Musumeci nella quale li esorta ad intervenire il prima possibile, dal momento che la situazione in Sicilia è arrivata ai livelli di massima emegenza.

Se è vero quanto denunciato oggi dai media, circa la mancanza di strumenti fondamentali per la cura dei malati e circa la saturazione dei posti letto, rischiamo che a Palermo e in tutta la Sicilia si vada verso una strage annunciata. Se è vero che nei Pronto soccorso manca l’ossigeno e che nei reparti ospedalieri si è cominciato a scegliere quali pazienti provare a salvare e quali no, si prefigurano scenari da medicina di guerra che, quali che ne siano i risultati e per quanto possa essere mastodontico l’impegno degli operatori medici e sanitari, porterà comunque una lunga lista di lutti e tragedie umane e sociali”.

Orlando, nella sua lettera, sottolinea come la tutela della vita sia una “priorità“, e lamenta “messaggi a volte contraddittori che stanno arrivando, ancora in queste ore” che per il sindaco “rischiano di diventare un ostacolo al rispetto delle fondamentali norme di prevenzione. Ultimi fra i tanti, devo citare l’annuncio dato alla stampa dal competente assessorato regionale secondo cui in Sicilia i negozi restano aperti la domenica e i continui richiami ad una situazione che sarebbe sotto controllo rispetto alla capacità del sistema sanitario regionale di reggere all’impatto dei ricoveri in atto e previsti”.

Infine il sindaco ha esortato il governo a dare “messaggi chiari ed univoci alla popolazione, che ha il diritto di conoscere la reale gravità della situazione e che noi rappresentanti istituzionali abbiamo il dovere di informare e indirizzare verso le scelte più giuste per il bene della collettività”.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.