“Cooking with semen”, nasce da un’idea dei fratelli Nelson e Kuvera Sivalingam, ideatori del sito Wonderush, in altre parole utilizzare in cucina lo sperma umano per creare piatti o bevande dal sapore delicato, come gustose salse per accompagnare arrosti di carne, o per addolcire il caffè della prima colazione.
Non è uno scherzo. Già nel 2008 si iniziò a parlare di liquido seminale in cucina, iniziativa promossa dal 35 enne americano Paul Fotie Photenhauer, lo fece eiaculando su una padella calda per creare una specie di omelette, pubblicando l’esperimento sul libro “Natural Harvest: A collection of semen-based recipes”.
Londra non ha una cultura storica nella gastronomia locale, semmai è il risultato del movimento migratorio postbellico, dalle tradizioni cinesi, indiane e dall’America Settentrionale. Gli chef britannici sono sempre in continua evoluzione sul campo culinario, per non rimanere ultimi dopo la cucina italiana e quella francese.
Si può rivelare bizzarro e rischioso utilizzare lo sperma come protagonista del menu per la cena, ed è per questo motivo che si consiglia agli uomini e alle donne di portare al corso lo sperma di parenti e non di donatori sconosciuti.
ANTONIO AGOSTA