Tra una marea di correzioni e il susseguente caos che queste hanno portato, la Manovra 2023 approderà in Aula per il voto di fiducia.
Manovra 2023: cos’ha provocato le tensioni?
Il M5s ha dato luogo ad un presidio di protesta contro la Manovra 2023, dichiarando che il governo avrebbe “sabotato il confronto”. Una volta conclusi i lavori e apposta la questione di fiducia, i deputati del M5s sono rimasti seduti ai loro posti. L’Aula chiusa, i deputati sono intervenuti uno dopo l’altro parlando dinanzi alla webcam di un computer che trasmetteva in diretta sui social. Giuseppe Conte ha informato i suoi follwer che “la situazione è grave e indecente” e che “il governo non permette un confronto sulla manovra”. Ha quindi informato i follower dell’intenzione di presidiare l’Aula e di parlare con loro, “in trasparenza”, dei fatti accaduti.
Il voto di fiducia
La seduta si è chiusa con uno scontro sull’emendamento da mezzo miliardo per i Comuni, stralciato per mancanza di fondi. Discussioni anche sul bonus per i 18enni. Le spiegazioni del governo in merito a certe decisioni hanno scontentato l’opposizione che, come già detto, ha preso le dovute e personalissime contromisure. Tensioni a parte, la Manovra 2023 sembra pronta ad approdare in Aula per il voto di fiducia. In tarda serata ci sarà la richiesta di fiducia del governo alla Camera. La votazione avrà inizio alle ore 20:30 e le dichiarazioni di voto alle 19:00.