Manovra, altri emendamenti approvati e spunta il reddito alimentare

Dopo notte complicata, la commissione mette il turbo: via alla sperimentazione del reddito alimentare, smart working per i lavoratori fragili, aumentato il bonus psicologo e proroga anche per termini dela stabilizzazione del personale sanitario. Infine, pensioni minime a 600 euro per gli over

In commissione Bilancio si accelera, in previsione del tour del force per approvare la legge finanziaria.

Arriva il reddito alimentare per chi è in povertà assoluta

Approvato l’emendamento per il reddito alimentare, destinato a chi si trova in condizione di povertà assoluta. In via sperimentale, si partirà dalle città metropolitane. 1 Milione e mezzo di euro per il 2023 che diventeranno 2 milioni nel 2024 destinati a pacchi alimentari realizzati con le giacenze della distribuzione alimentare “da prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili”.

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Fino al 31/03/2023 i lavoratori fragili in smartworking

Lavoratori fragili in smartworking, sia nel pubblico sia nel privato, almeno fino al 31 marzo 2023, magari esercitando una mansione differente se fosse necessario, ma senza che questo comporti una riduzione della retribuzione.

Il bonus psicologo passa da 800 a 1500 euro.

Diventa permanente il bonus psicologo, con un aumento fino a 1500 euro. Per questa misura, l’emendamento firmato prevede 5 milioni di euro per il 2023 ed 8 milioni a decorrere dal 2024. Confermato il tetto Isee a 50 mila euro per avere accesso al bonus.

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Prorogati di un anno i termini per stabilizzare i sanitari assunti durante la pandemia

Un emendamento del Pd, approvato, prevede la proroga dei termini per stabilizzare il personale sanitario assunto durante la pandemia. Si potrà, quindi, assumere a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2024 tutti i professionisti che abbiano maturato almeno 18 mesi di servizio nella sanità pubblica entro il 31/12/2023,  6 mesi dei quali durante l’emergenza da Covid-19.

Minime a 600 euro ma solo per gli over 75

Infine, approvato l’emendamento per portare le pensioni minime a 600 euro nel 2023 ma soltanto per chi ha più di 75 anni. Questo aumento va a sommarsi all’adeguamento all’inflazione già approvato e fissato al 7,3% per il 2023. Nel 2024, come previsto nel testo base, resta del 2,4% l’incremento delle pensioni minime per tutte le soglie anagrafiche