RIPARTIAMO DALLE ORIGINI: il mare e la pesca
Nasce “Seafari – Storie, percorsi e sapori di mare”, l’iniziativa di animazione territoriale promossa dal Flag (Gruppo di azione locale nel settore della pesca) “Sviluppo Mare Isole di Ischia e Procida SCARL” per la salvaguardia del nostro bene più prezioso: il mare.
Gli italiani sono i maggiori consumatori al mondo di prodotti ittici, circa il 95%. Secondo una ricerca del Marine Stewardship Council condotta all’inizio del 2018 in 22 mercati internazionali, dall’Autralia agli Stati Uniti. Ma siamo sempre sicuri della provenienza dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole? O meglio, perchè la percentuale più alta del pescato che si consuma in Italia proviene dall’estero?
Lo stato della pesca nel Mediterraneo negli ultimi 10 anni è peggiorato. Per gli stock ittici italiani, 4 sono le minacce principali:
- Cattiva gestione della pesca,
- inquinamento,
- pesca illegale ed eccessiva,
- e in ultimo ma non meno incisivo, il problema dei cambiamenti climatici.
LA PESCA ITALIANA È IN CRISI PROFONDA E CRESCENTE ORMAI DA ANNI.
Nell’indifferenza della politica (che ci prova anche a fare qualcosa, ma con scarsi risultati) e delle istituzioni, negli ultimi trent’anni, le imbarcazioni sono diminuite del 33%. Il 74% del prodotto consumato in Italia è importato dall’estero, anche da paesi remoti come Cile o Filippine. Perché è facile, nonché decisamente più economico, acquistare ad esempio il famigerato Pangasio del Mekong venduto come cernia. O il filetto di brosme spacciato per baccalà, e ancora la lenguata senegalese commercializzata come sogliola.
Le cause di questa crisi sono diverse. La concorrenza dei mari lontani o delle barche croate, albanesi, nordafricane, ha innescato un crollo delle quotazioni del pesce. Queste mettono fuori mercato i pescatori italiani con i loro costi elevati d’attività. Nel 1988 giusto per fare un esempio, il prezzo medio della triglia era di 13mila lire al chilo, oggi non va oltre i 4 euro. Le spese però ed i costi della produzione sono aumentati del 200%.
Leggi penalizzanti
Le regole dell’Unione europea (che sembrano privilegiare l’acquacoltura) si sono trasformate in zavorre insostenibili. Queste pur non intenzionalmente, privilegiano alla fine l’importazione di prodotti esteri e di quelli “illegali” che hanno costi più competitivi sul mercato. Le abitudini delle famiglie italiane sono sempre più spostate verso il consumo di pesce confezionato (quello industriale per intenderci), di facile reperibilità e pronto al consumo, penalizzano i prodotti del mare nostrum.
Un dato interessante emerge sulle aree marine protette: 27 attorno alla nostra penisola, e le forme di gestione su base spaziale del mare. Sicuramente importanti per la protezione della biodiversità, ma poco efficaci, data la carenza di sorveglianza e controlli adeguati.
SOS PESCA, ARRIVANO I FLAG
I FLAG (Fisheries Local Action Groups) o gruppi d’azione locali, sono composti da rappresentanti degli interessi socio-economici locali, sia pubblici che privati. Gestiscono fondi dedicati alla pesca sulla base della Strategia di Sviluppo Locale approvata dalle Regioni. Questi fondi sono stanziati per favorire attività riguardanti non solo la pesca, ma tutto ciò che concerne le attività marittime del nostro territorio. Ad esempio la pulizia dei mari, sopratutto dalle microplastiche, e delle strategie di sviluppo locale di quei magnifici territori costieri della nostra penisola.
Nuovi progetti in Campania
Il 2018 si è concluso con nuovi progetti nell’ambito della salvaguardia dei nostri mari, come quello del “FLAG Sviluppo Isole di Ischia e Procida S.C.A.R.L.”, che ha previsto interventi di animazione territoriale tesi a divulgare e promuovere le azioni intraprese e da intraprendere a sostegno della pesca.
Il 28 Dicembre scorso, nella Sala Multimediale Aenaria presso il piccolo borgo caratteristico di Ischia Ponte, si sono gettate le basi per il rilancio di un settore economico cruciale che, ha spiegato Francesco Alfieri, capo segreteria del Presidente della Regione Campania «risente, soprattutto nella pesca tradizionale e artigianale, della crisi congiunturale. Per questo – ha aggiunto – la Regione Campania ha previsto un sostegno, con la consapevolezza che la pesca debba diventare sempre più complementare al turismo, come sta accadendo efficacemente a Ischia».
“SEAFARI”, ISCHIA RIPARTE DAL MARE: IL FUTURO È NELLA PESCA
“Riflettori sul rilancio di un settore importante, che darà nuova linfa a turismo ed enogastronomia.”
Dal racconto delle storie e dei percorsi di mare all’esaltazione dei sapori, in una fase storica in cui il “food” diventa sempre più ambasciatore dei luoghi, anche grazie alla crescita di settori enogastronomici. Al convegno tenutosi il 28 Dicembre, moderato dal giornalista di Repubblica Pasquale Raicaldo, si è parlato di tutela di stock ittici e rispetto delle regole con il comandante della Guardia Costiera di Ischia, Andrea Meloni, e delle opportunità di sviluppo attraverso il Flag, con Filippo Diasco, direttore Generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Campania.
«La collaborazione tra le aree marine e i pescatori è sempre più cruciale per la tutela e la valorizzazione della risorsa mare».
Si sono susseguiti una serie di interessanti racconti sul rapporto dell’isola con il mare: Silvia d’Ambra, per Slow Food, ha introdotto il discorso della pesca e delle scelte sostenibili sulle nostre tavole. Pasquale Palamaro, chef stellato del ristorante “Indaco”, è intervenuto spiegando come e perché il pesce povero e il rispetto della stagionalità di questo, insieme alla riscoperta delle tradizioni, siano essenziali per custodire e promuovere l’identità di un territorio, raccontando alla fine una sua esperienza su di un piccolo peschereccio. L’ingegnere Francesco Esposito, per l’azienda di trasporto marittimo Alilauro, ha preso parola trattando l’argomento “trasporti marittimi e sostenibilità: verso l’impatto zero”. Al convegno anche l’archeologa subacquea Alessandra Benini, che ha raccontato l’esperienza di Aenaria, sito archeologico sommerso, in un intervento dal titolo “Ri…pescare la storia”, infine il direttore di un tour operator locale, Platypus Tour, ha parlato di modelli di sviluppo dell’offerta turistica tra mare, pesca e ambiente.
PER UN RILANCIO DEL TURISMO INVERNALE.
L’evento, sostenuto dall’alto patrocinio del Parlamento Europeo, con la partecipazione dell’Onorevole Giuseppe Ferrandino, e finanziato dalla Regione Campania attraverso il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (PO FEAMP) 2014-2020, ha voluto sottolineare il consumo responsabile prima di tutto, come tradotto nello spaghettone aglio olio peperoncino e alici ischitane dell’aperitivo che ha seguito la conferenza del Seafari. Lo spaghetto che ha deliziato i palati dei partecipanti, è stato preparato dallo chef ischitano Emmanuel Di Liddo, che ha proposto successivamente dei succulenti “cuoppi” di calamari, alici e gamberi locali, offerti nello stand del FLAG allestito nell’ambito della manifestazione “Stelle in Strada” avuta luogo durante la serata del 28 dicembre. “Stelle in Strada per Assaggi d’Autore”, evento gastronomico per il rilancio territoriale invernale, e che esalta le professionalità del food proponendo, attraverso un lungo susseguirsi di stand, il meglio della cucina isolana e regionale, tra innovazione e tradizione, in chiave gourmet.
“TURISMO DI GOLA”
Oltre 5000 persone hanno partecipato a quella che è stata una grande festa, sull’isola più grande del golfo di Napoli. Grande fermento fra isolani e molti turisti, che hanno animato tutta la zona porto del comune di Ischia, straordinario biglietto da visita dell’intera isola, che per una lunga sera s’è trasformato in un bistrot a cielo aperto. Il grande successo della terza edizione di “Stelle in Strada per Assaggi d’Autore” è nei numeri e nella qualità di ricette declinate da oltre 20 chef, 8 pizzaioli e 10 maestri pasticcieri secondo il format di un evento ideato dallo chef pluristellato Nino Di Costanzo, con il suo “Danì Maison”, e dal vivaista Ettore Guarracino, con la preziosa collaborazione di Pasquale Palamaro, stella Michelin con “Indaco” del Regina Isabella, che ha proposto il suo “Mare di zucca”, originalissima interpretazione dell’alice ischitana.
Un aiuto al proprio territorio
Con la regia di Acm Comunicazione e il patrocinio del Comune di Ischia e del Parlamento europeo. Come è avvenuto per la passata edizione dell’evento, anche quest’anno il ricavato sarà utilizzato per lasciare una traccia visibile e solidale sul territorio dell’isola d’Ischia. Come con i proventi della seconda edizione di “Stelle in Strada”. Dove si è voluto dare un briciolo di serenità in una zona colpita dal terremoto dell’estate 2017.