Inaugurato alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Leonardo, il quarto computer più potente al mondo. Ad arricchire il parterre de roi al Tecnopolo bolognese, anche Annamaria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, il sindaco Matteo Lepore, Romano Prodi, il presidente della Cei ed arcivescovo di Bologna, cardinal Matteo Zuppi e Francesco Ubertini, presidente di Cineca.
Leonardo, al 4° posto nella top500 mondiale
Gestito dal consorzio universitario Cineca, cui partecipano 69 università italiane, due Ministeri e 27 istituzioni pubbliche italiane, Leonardo ha una performance che lo posiziona ai vertici della Top500 dei supercomputer più potenti al mondo. Con i suoi 174.7 petaflop di Hpl (High-Performance Linpack), il cervellone italianoha una capacità totale di 250 milioni di miliardi di operazione in virgola mobile al secondo: 10 volte superiore al precedente sistema Cineca. Disponde anche di una capacità di archiviazione di oltre 100 petabyte.
Per ospitare adeguatamente le performance di Leonardo, è stata interamente recuperata l’area dellìex Manifattura Tabacchi di Bologna, grazie anche agli investimenti della Regione Emilia-Romagna. Già vi trovano sede il Data Center del Centro Meteo Europo, Agenzia Italia Meteo e, prossimamente, vi saranno allocate anche sedi universitarie, centri di ricerca ed istituti scientifici dall’intero Paese.
Nell’area dell’ex Manifattura Tabacchi, la Data Valley bolognese
Per il presidente della Regione Bonaccini, “è un grande traguardo, una giornata storica. Ora andiamo a collocarci dove si gioca la sfida più importante dell’innovazione. E’ essenziale che istituzioni e scienza si tengano sempre per mano”. Bonaccini si è poi detto orgoglioso per la nascita della “Data Valley” bolognese, “con l’80% della capacità di calcolo italiana e il 20% di quella europea”