Italia e lavoro, pochi numeri positivi ma importanti
L’Eurostat è l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha calcolato e pubblicato i dati del mercato del lavoro del terzo trimestre 2020. Per l’Italia segnala una situazione fortemente ripresa rispetto a diverse regioni europee. Gli esperti spiegano che incidono sui dati il calo della cig e la diminuzione degli inattivi, la diminuzione di ferie forzate e anche di assenze diminuite fino al 7% rispetto al 24%. I dati statistici europei riportano anche il numero di ore maggiori in Italia, +28,3%, infine occupati e disoccupati sono cresciuti rispettivamente di 0,2 e 1,5 punti percentuali.
Occupazione e disoccupazione in Unione Europea
L’Eurostat spiega che è il quadro generale lavorativo dell’Unione Europea a registrare una ripresa. Incidono le misure Covid adottate da quasi tutti gli Stati membri.
Nel terzo trimestre del 2020, gli occupati nell’Ue risultavano essere 188,0 milioni. L’aumento percentuale è stato di 0,3 punti, dal 72,1% del secondo trimestre al 72,4% del terzo trimeste.
Alcuni dati sulla disoccupazione
“Il tasso di disoccupazione destagionalizzato dell’Ue” scrive l’Eurostat “è stato del 7,3% rispetto al 6,7% del secondo trimestre 2020. Allo stesso tempo, il rallentamento del mercato del lavoro totale destagionalizzato nell’UE, costituito dal fabbisogno di lavoro insoddisfatto, è pari a 29,4 milioni di persone, che rappresentava il 13,9% della forza lavoro estesa nel terzo trimestre 2020.”
Mercato del lavoro, percentuali degli stati membri
In tutte le ricerche statistiche c’è un minimo e un massimo da calcolare. L’Eurostat riporta che l’Estonia è il paese con il mercato del lavoro più debole, l’Austria è il paese dove c’è più occupazione. La debolezza complessiva è aumentata in 14 stati membri UE nel terzo trimestre 2020, è rimasta stabile in 5 stati e diminuita in 8 stati. Ecco i dati:
- Gli aumenti più elevati sono stati riportati in Estonia (+1,2 punti percentuali), Francia, Lituania e Portogallo (tutti +0,9 punti percentuali);
- Le maggiori diminuzioni in Italia (-1,7 punti percentuali ), Austria (-0,9 pp), Irlanda, Ungheria e Bulgaria (tutti -0,8 pp);
- L’occupazione è aumentata in 18 paesi, è rimasta stabile in 5 Stati membri ed è diminuita in Lituania (-0,7 punti percentuali), Cipro (-0,5 punti percentuali), Lettonia e Svezia (entrambi -0,1 punti percentuali);
- I maggiori aumenti dell’occupazione si sono registrati in Austria (+1,1 punti percentuali), Bulgaria (+0,9 punti percentuali) e Grecia (+0,8 pp).