Meta intenta un’azione legale contro Voyager Labs, accusandola raccogliere i contenuti pubblicati online per ricostruire le vite digitali degli utenti.
Perché Meta fa causa alla Voyager Labs?
Meta ha presentando una denuncia al tribunale della California. L’azienda ha chiesto al giudice di emettere un’ingiunzione permanente nei confronti della società meglio conosciuta come Voyager Labs. Al centro della disputa ci sarebbe il cosiddetto “scraping dei dati”, attività tramite cui una compagnia raccogliere i contenuti pubblicati online e ricostruisce le vite digitali degli utenti. Il Guardian aveva svelato nel 2021 che il Los Angeles Police Department aveva usato il servizio offerto dalla compagnia israeliana per analizzare i dati pubblicati da alcuni individui e prevedere chi avrebbe potuto commettere un crimine. Quel che Meta denuncia non è la raccolta delle informazioni quanto la creazione di falsi account.
Gli account falsi
La denuncia tira in ballo la creazione di oltre 38.000 account fasulli su Facebook. La Voyager Labs avrebbe raccolto i dati di oltre 600.000 utenti: post, like, elenco dei contatti, foto e commenti. Alcune informazioni erano visibili solo alla rete di amici. Meta sostiene che Voyager abbia violato i termini del servizio, usando programmi automatizzati per lo scraping delle informazioni e la creazione di account falsi.