Miozzo: “Tutto questo non finirà a Natale”

"Se saremo rigorosi con noi stessi saremo di grande aiuto per eliminare al più presto i limiti alle nostre libertà".    

Il dottor Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera ha espresso le sue rimostranze: “Abbiamo davanti una maratona che non si concluderà il 25 dicembre, ma molto più avanti“. Per il dottore: “Se tutti insieme spegnessimo un po’ le luci delle aspettative saremmo di grande aiuto al sistema e a quanti sperano di far ripartire la vita economica e sociale del Paese per quella data. Se saremo rigorosi con noi stessi saremo di grande aiuto per eliminare al più presto i limiti alle nostre libertà”.

Poi però Miozzo avvisa: “C’è un’emergenza che dobbiamo affrontare subito ed è quella delle scuole. Molti politici hanno scelto di sacrificare la scuola come segnale di efficiente reazione in risposta all’emergenza. Banalizzo e sintetizzo questioni drammaticamente serie, ma ho la percezione che la tradizionale cultura di disprezzo del bene primario che è la scuola e la formazione dei nostri giovani si traduca bene nelle reazioni di molti improvvisati politici del nostro disgraziato Paese”.

Per Miozzo, il modello inglese è quello da tenere come esempio e suggerisce di seguirlo, chiudendo tutto tranne le scuole: “Essere a scuola è vitale per l’istruzione dei bambini e per il loro benessere. Il tempo trascorso fuori dalla scuola è dannoso per lo sviluppo cognitivo e accademico dei bambini, in particolare per i bambini svantaggiati. Questo impatto può influenzare sia gli attuali livelli di istruzione sia la futura capacità di apprendimento dei bambini”.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.